A Trapani una imperdibile II Biennale d’Arte Contemporanea
Agli appassionati di arte e agli amanti della cultura, Trapani offre un’occasione unica, un appuntamento imperdibile. Domani, infatti, sarà inaugurata la seconda Biennale
d´Arte Contemporanea di Trapani, curata da Mauro Lovi e ideata da Antonio Sammartano e Darine Rajhi, galleristi dei locali Magazzini di Arte Contemporanea. L’appuntamento è alle 18 all’interno della Torre di Ligny, recentemente restaurata e sede del piccolo Museo della Presitoria. Un contesto meraviglioso per un evento, dal titolo “CaseMinime”, che pone il fruitore a tu per tu con la bellezza e contemporaneamente lo induce a una profonda riflessione sul tema più che mai attuale della casa. L’arte viene quindi coniugata alla sensibilizzazione, dando vita a una corale e suggestiva opera che finisce per rappresentare uno spaccato della società contemporanea. Non a caso, oltre alla presenza di artisti di chiara fama, provenienti da tutto il mondo, è stato dato spazio ad architetti, fotografi e persino studenti. Insomma, famosi e non famosi, di ogni età e provenienza, liberi di interpretare liberamente il tema della casa attraverso un manufatto artistico; ognuno utilizzando i materiali e le tecniche che preferisce, con l’unica raccomandazione di rispettare precise dimensioni per la realizzazione dell’opera.
«All’appello hanno risposto circa cento partecipanti provenienti da tutto il mondo – ha dichiarato Antonio Sammartano, uno degli ideatori, come anticipato –. Oltre che dall’Italia, dalla Norvegia all’Inghilterra, dalla Germania all’Irlanda e alla Tunisia, viene costruito un nucleo di una città di piccole case: la città di “caseminime”, un laboratorio per progetti d’arte a responsabilità sociale. Per il prossimo anno, sono già previste diverse mostre del progetto in altre, città europee e non».
Tra gli artisti più famosi che troveremo alla Biennale, citiamo: Sue Kennington – i cui quadri sono entrati di recente a far parte della collezione della prestigiosa Tate Modern Gallery, uno dei musei più importanti al mondo –, il quotato e particolarissimo Momò Calascibetta, Arif Alghamdi – pittore arabo saudita le cui opere ricordano l’estro creativo dello statunitense Jackson Pollock, indimenticato maestro del cosiddetto “drip painting” (dall’inglese drip: gocciolare) –, Adolfo Natalini, considerato uno dei pionieri della cosiddetta “architettura radicale”, infine Paolo Baratella.
Sul Sito ufficiale della Biennale si possono visualizzare tutti i nomi dei partecipanti al progetto, che terminerà il prossimo 20 settembre.