Trapani, depositata mozione contro il sindaco

È stata depositata stamani, presso l’ufficio del Segretario Generale del Comune di Trapani, Raimondo Liotta, la mozione di sfiducia contro il sindaco Vito Damiano.
Il documento, come annunciato nella seduta consiliare di giovedì scorso, reca le firme di tredici consiglieri comunali: Girolamo Fazio, Francesco Salone, Salvatore Pumo, Franco Ravazza, Giuseppe Ruggirello, Antonino Bianco, Vito Mannina, Giovanni Vassallo, Giuseppe Guaiana, Salvatore La Pica, Nicolò Lamia, Tiziana Carpitella eGiuseppe Marino.
Una firma in più delle 12 richieste dalla legge (la L.R. n. 35, del 15.09.1997 all’art. 10), dunque, che prevede che la mozione di sfiducia al sindaco sia “motivata” e sottoscritta da almeno due quinti dei componenti il consiglio comunale. Nel caso del comune di Trapani, quindi, da almeno 12 consiglieri dei 30 componenti l’assemblea di Palazzo Cavarretta.
IMG_1771La mozione è costituita da una parte introduttiva che prende le mosse dal programma elettorale presentato nel maggio 2012 dal sindaco Damiano, ed “ampiamente disatteso”; da 32 paragrafi dedicati alle puntuali contestazioni su singoli fatti amministrativi. I primi venticinque sono i medesimi già noti, anche alla stampa, che costituivano l’originario documento redatto oramai più di un anno fa (maggio 2014) e presentato dall’ex sindaco Girolamo Fazio. Altri sette paragrafi costituiscono una integrazione con ulteriori rilievi e contestazioni di vicende sviluppatesi dal maggio 2014 fino a giovedì scorso.
Ultima vicenda che la mozione prende in esame è “la mancanza al cimitero di fosse e loculi nei quali inumare le salme – si legge in una nota firmata da Fazio – e l’ordinanza del sindaco che autorizza il deposito delle salme nella chiesa del cimitero: un chiaro esempio di inefficienza, in questo caso di mancata programmazione.
Ma la mozione ripercorre dal 2012 ad oggi anche altre vicende. “Citiamo in ordine sparso: la vicenda della Tares e la gestione delle politiche relative al ciclo dei rifiuti; la gestione approssimativa del patrimonio comunale, dalla vicenda dell’affitto dei locali per il Centro Regionale per l’Impiego, all’abbandono di immobili importanti, come la scuola Buscaino Campo e da non dimenticare l’improvvido tentativo di vendita di un bene invendibile come il Lazzaretto; l’istituzione della ZTL, la recente ordinanza con la quale si vietava il transito dei pullman lungo la via Ammiraglio Staiti e le pesanti conseguenze per i turisti; i recenti, gravi rilievi della Corte dei Conti (Corte che criticò, all’amministrazione Fazio, il rendiconto 2011 e il bilancio di previsione 2012, Ndr), ed il bilancio consuntivo 2014 chiuso con un esorbitante avanzo di amministrazione; la perdita del finanziamento per il pattino dromo (ancora oggi è in corso una diatriba tra il consigliere comunale e il sindaco Damiano sulla effettiva o meno perdita di finanziamento, Ndr); la confusa vicenda del co-marketing e la posizione dell’amministrazione Damiano assunta sull’argomento”.
“La mozione rappresenta comunque un primo passo per discutere finalmente in aula della disastrosa gestione del sindaco Damiano – conclude Fazio nella nota – e per definire, finalmente, un discrimine politico tra chi intende avallare e sostenere questo sindaco e chi, come ormai da mesi proclama, intende mandarlo a casa per liberare la città dalla sua nefasta amministrazione.
Perché sia approvata, secondo la legge, la mozione deve essere votata favorevolmente da almeno i due terzi dei consiglieri assegnati: nel caso del comune di Trapani da almeno 20 consiglieri. La votazione si svolgerà per appello nominale, i cittadini di Trapani potranno assistere dunque alla votazione nella zona destinata al pubblico.

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