PRESENTATO IL CALENDARIO STORICO DEI CARABINIERI 2016
È stato presentato anche a Trapani, nel corso di una conferenza stampa presso il Comando Provinciale dei Carabinieri, il calendario storico 2016 dell’Arma.
Il tema scelto quest’anno è “I Carabinieri e le arti”, vincente e molto riuscito: segna, infatti, un apprezzabile taglio netto con le edizioni del passato. Le opere di grandi artisti tra cui De Chirico, Balla, Magritte, Modigliani e Van Gogh, infatti, sono state rivisitate soprattutto con rispetto, senza stravolgimenti che magari avrebbero offerto una resa poco felice. Una scelta più che mai azzeccata, nell’anno in cui la Bandiera dell’Arma è stata decorata dalla Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte, “per la meritoria opera svolta a salvaguardia del Patrimonio Culturale Italiano e internazionale”.
L’edizione del 2016 è assai particolare: ha deciso di dialogare con il mondo dell’arte. D’altronde non si tratta d’un esperimento fuori norma, in quanto sin dal 1969 esiste il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale che ha svolto attività imprescindibile nella difesa del nostro vastissimo patrimonio artistico, recuperando opere trafugate, fermando il commercio illegale delle antichità, ritrovando le refurtive di dipinti e di mobili, di gioielli e di oggetti preziosi, di documenti e di libri rari. La pittura e l’Arma dialogano da lungo tempo. Così è nata l’idea d’inventare un percorso attraverso e nell’arte moderna inserendo in alcuni dipinti classici e noti ai più una serie di piccole e parziali trasformazioni surreali: i Carabinieri entrano nel dipinto. Ne è sorta narrazione, ironica e bonaria appunto, che vede le uniformi note a tutti gli italiani passeggiare fra i capolavori dell’immaginario, anzi nei capolavori.
Philippe Louis Daverio
Le tavole artistiche dell’edizione 2016 sono state ideate e realizzate con la tecnica della pittura digitale, sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo, che è subentrata al maestro Paolo Di Paolo, il quale ha messo la firma a numerose edizioni del Calendario Storico, l’ultima proprio lo scorso anno.
In copertina, è subito riconoscibile la fiamma dei Carabinieri, che si staglia tra le forme d’ispirazione futurista riprese da un’opera di Giacomo Balla. I colori scelti sono quelli della Bandiera italiana, quelli caratteristici dell’Arma dei Carabinieri, l’azzurro del vessillo europeo e il celeste dell’ONU.
In chiusura, invece, viene reinterpretato il surrealismo di René Magritte: attraverso una porta sospesa in un cielo etereo, una pattuglia di Carabinieri procede serena verso il futuro senza dimenticare il passato glorioso, fatto di eroi, imprese e importanti riconoscimenti.
Certo, quello di quest’anno è innegabilmente un calendario atipico, ma cela solo apparentemente il suo desiderio didattico. Vi è nelle sue pagine un intento ben preciso, quello di trasmettere il messaggio d’una sensibilità per il mondo delle arti che dell’Italia è un fondamento imprescindibile. Siamo ciò che siamo, in quanto abbiamo l’onore e l’onere d’una eredità potente che dovrebbe continuare a plasmare il nostro carattere e il nostro futuro. Siamo in questo assai unici nel mondo, ed è corretto esserne coscienti per esserne fieri. Ed è giusto esserne fieri per trasmettere ai nostri eredi la medesima qualità del vivere e del vedere che ci hanno trasmesso i nostri predecessori: è questo il modo migliore per preparare l’avvenire. Con leggerezza di spirito ovviamente.
Philippe Louis Daverio
Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia.
La tiratura di questa edizione è di 1.200.000 copie – 50 mila in meno rispetto lo scorso anno –, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco). Inoltre, insieme al calendario, quest’anno si può ammirare anche l’Agenda, dedicata al centenario della Grande Guerra e a “I Carabinieri nella Resistenza e nella Guerra di Liberazione”.
Questa, ripercorre le vicende dell’Arma nel primo conflitto mondiale e nella guerra di Liberazione nell’anno in cui se ne celebrano il centenario e il settantennale. I testi presenti, recepiti in due diverse monografie, sono arricchiti dal contributo introduttivo di Mario Calabresi, per il primo conflitto mondiale, e di Aldo Cazzullo per la guerra di Liberazione e la Resistenza.
L’Agenda si completa con alcune date importanti della storia dell’Arma e l’elenco nominativo dei suoi decorati.