Due famiglie vivono una tragica situazione: senza casa, dormono una in macchina e l’altra in una fabbrica abbandonata

Dalle segnalazioni del consigliere del Comune di Trapani Felice D’Angelo, si è appreso che ci sarebbero due famiglie che hanno perso la casa e adesso sono costretti a vivere per ragioni differenti in strada. Nello specifico, una di queste vivrebbe e dormirebbe in auto, insieme ai due figli, di 3 e 11 anni. L’altra famiglia, invece, si sarebbe “sistemata” in una fabbrica abbandonata sita nella zona del Lungomare Dante Alighieri. D’Angelo ha fatto pervenire la segnalazione sia la Consiglio Comunale di Trapani che al Prefetto e al Questore del capoluogo, ma ancora non è stato promosso alcun provvedimento per risolvere la drammatica situazione delle famiglie disagiate. Una buona parziale notizia arriva per il nucleo che vive in auto, sino ad ora ospitato dalla Caritas. Da domani, infatti, i componenti saranno ospitati da un B&B di Trapani che generosamente si è offerto di aiutarli. Per quanto riguarda l’altra famiglia, invece, il consigliere ha effettuato un sopralluogo con un’associazione di volontariato per constatare lo stato in cui vive nella fabbrica abbandonata, realizzando alcune foto, che troverete a corredo dell’articolo. Per quanto riguarda le istituzioni coinvolte, ieri, l’ufficio stampa dell’IACP – Istituto Autonomo delle Case Popolari – ha diffuso un comunicato che noi pubblichiamo integralmente: “In relazione agli articoli di stampa comparsi circa una segnalazione fatta dal consigliere comunale di Trapani dott. Felice D’Angelo relativa ad una coppia “sfrattata” da un alloggio popolare e costretta a vivere in auto, si precisa quanto segue: I signori C.M. e R.L. erano occupanti abusivi di un alloggio popolare in Trapani via De Santis 29 lotto 14. Nel 2014 il sig. C.M. si era autodenunciato quale occupante abusivo dello stesso alloggio sin dal 2009 e questo in previsione di una eventuale possibilità di sanatoria e regolarizzazione del rapporto locativo. L’anno scorso, il 24 febbraio 2015, a questo ente risulta che i sigg. C.M. e R.L. hanno volontariamente lasciato l’alloggio popolare, non è stato mai emesso da questo ente un provvedimento di sfratto. Risulta altresì che quasi immediatamente l’alloggio popolare in questione è stato sempre abusivamente occupato da altri soggetti”.