Gibellina, il PSI dice stop alle trivellazioni nel nostro mare
Si è tenuto ieri a Gibellina un convegno dal titolo “Il creato come la casa comune nel pensiero di Papa Francesco”, organizzato dal capogruppo del PSI, Emanuela Renda, in sinergia con il gruppo dirigente del PSI della provincia di Trapani.
L’obiettivo: spiegare le ragioni del Sì del referendum abrogativo contro la trivellazione dei nostri mari il prossimo 17 aprile, partendo dall’Enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco per arricchire il dibattito politico e sociale sul delicato tema.
In questo modo, sottolinea Emanuela Renda, “rendo testimonianza da cristiana dell’attualità della dottrina sociale della Chiesa che grazie alla credibilità di Papa Francesco ha qualcosa da dire a ‘tutti’ e non solo ai cristiani. Possiamo insieme scoprire la ‘sapienza dell’umano’ capace di amare la terra e di abitarla con sobria leggerezza rispettando ogni angolo di essa compreso il nostro splendido mare”.
Si sono tenute anche due lezioni magistrali, quelle dei due relatori invitati a spiegare le ragioni del Referendum: quella di Don Vito Impellizzeri, docente presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, e quella di Mario di Giovanna, portavoce del comitato stoppa la piattaforma e portavoce del comitato referendario di Sciacca.
Il gruppo dirigenziale della Provincia di Trapani, ha ribadito con forza la necessità di andare a votare al Referendum abrogativo perché, come afferma Caty Marino, “rappresenta la forma più alta di democrazia, in quanto siamo chiamati ad esprimere un’opinione su un aspetto: dare un termine temporale alle concessioni ancora in atto, cosa che è stata aggirata dalla legge, dove non si specifica nessuna scadenza, dando quindi per eterne le concessioni rilasciate precedentemente”.
