Abbruscato, la domanda nasce spontanea “Cosa non va a Trapani?”

abbruscatoLa raccolta differenziata a Trapani arranca, attestandosi ad un misero 14% e ponendo il Comune di Trapani fanalino di coda tra i Comuni della SRR Trapani Nord e tra gli ultimi nei comuni appartenenti alla Provincia di Trapani, superato anche da realtà quali Mazara del Vallo e Salemi che sino a qualche mese fa raggiungevano risultati marginali.

L’Amministrazione comunale da ottobre ad oggi ha emesso delle Ordinanze Sindacali contingibili ed urgenti, ai sensi dell’art. 191 del D.Lgs. 152/2006, per avviare una raccolta differenziata nella centralissima via Fardella e lungo la via Virgilio e traverse. I risultati non sono per niente incoraggianti, anzi ci si chiede ancora perché la si fa, atteso che la percentuale di raccolta differenziata non si è incrementata e si registra l’indignazione dei cittadini per la mancata consegna dei bidoni per la raccolta differenziata, per la spazzatura lasciata lungo i marciapiedi o dentro le misere aiuole trasformati in cassonetti, per l’assenza di controlli

A questa incresciosa situazione si aggiunge, inoltre, che da oltre due settimane  la raccolta degli ingombranti e la raccolta delle frazioni nobili, quali cartone, plastica e vetro, presso le utenze commerciali, è sospesa per la scadenza dei termini di affidamento alla ditta di Marsala New System Service, con oltre 20 unità lavorative sospese.

Nella più rosea delle ipotesi pertanto si procederà ad un ulteriore Ordinanza Sindacale per affidare nuovamente alla New System Service il servizio di che trattasi palesando quello  che più volte l’ANAC ha definito una violazione alla libera concorrenza e alle regole di mercato.

Il tanto pubblicizzato ARO “Città di Trapani”, in ultimo presentato in Consiglio Comunale” nel mese di novembre sembra non riuscire a trovare la luce, eppure l’articolo 4 delll’Ordinanza del Presidente della Regione Sicilia n. 2/rif del 2 febbraio u.s., sembra dargli vigore e vita, rendendolo immediatamente efficace già alla data di pubblicazione della predetta Ordinanza.

Nelle premesse della citata Ordinanza Presidenziale si ribadisce il concetto che l’affidamento in house ad una Società partecipata pubblica risulta essere ad oggi il modello più coerente per lo svolgimento del ciclo dei rifiuti.

Non si comprende pertanto perché l’Amministrazione comunale non abbia ancora affidato alla “Trapani Servizi S.p.A.” sua partecipata e controllata, l’intero piano ARO, per un periodo di 7 anni e con un costo annuo di circa 7,5 milioni di euro, che consentirebbe di avviare una raccolta porta a porta spinta con la distribuzione alle famiglie e alle attività commerciali dei contenitori e dei sacchetti utili.

Sembra invece che il Comune sia ritornato sui suoi passi affidandosi alla SRR Trapani Nord, che sta preparando la gara per la raccolta differenziata dei 12 comuni della Provincia Nord di Trapani.

Un atteggiamento che non si comprende che comporterà di certo maggiori oneri per i cittadini, che porrà a rischio circa 90 operatori della partecipata e altri 20 che sino a due settimane fa si occupavano della raccolta differenziata.

Il personale, secondo l’accordo quadro stipulato ad agosto 2013 tra la Regione e le OO.SS., faranno parte di un bacino di lavoratori che potranno essere utilizzati all’occorrenza nei vari ARO o SRR, creando così un nuovo bacino di precari.

Ci si chiede quindi, se la linea dell’Amministrazione comunale è quella di affidarsi alla maxi gara della SRR, che sarà affidata non prima del 2018, quali saranno le azioni che la giunta Damiano e il competente Settore porranno in essere per evitare ulteriori disagi ai cittadini in prossimità del periodo estivo e con una massiva presenza di turisti.      Vincenzo Abbruscato

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