Cani di quartiere, il sindaco di Erice risponde al consigliere Ciaravino

tranchidaIl sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, ha risposto all’interrogazione del consigliere comunale Valeria Ciravino. Il tema trattato è il riconoscimento dei cosiddetti “cani di quartiere” nel territorio comunale.
Questa la risposta del primo cittadino, che riportiamo integralmente: “Come in tutti i centri storici d’Italia, a maggior ragione in presenza della particolare orografia dei luoghi / stradine di Erice, anche in considerazione della particolare presenza di persone anziane / turisti, oltre che per ovvi motivi igienico-sanitari e di decoro urbano dei luoghi etc, le ragioni in sintesi che hanno portato – e che confermano il diniego di questa amministrazione comunale – a lasciare liberi di scorrazzare per le viuzze randagi, anche sotto la ‘discrezionale’ forma di generico affido degli stessi animali come cane di quartiere. Diversamente la già nota e rappresentata disponibilità per l’affido responsabile ai richiedenti. Per quanto relativo all’acquisizione dei documenti contabili etc pregasi il Resple del servizio randagismo di produrre quanto richiesto”.

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