Trapani, Amministrative 2017: intervista al candidato sindaco Giuseppe Marascia

10805764_737767652968410_6752463762513766136_nIn queste ultime settimane, il nostro sito di informazione ha ascoltato osservazioni, dubbi, richieste riguardo il futuro amministrativo di Trapani. Il prossimo 11 giugno, infatti, i cittadini saranno chiamati a scegliere il nuovo sindaco e a rinnovare il Consiglio comunale della Città.
Elaborando quanto raccolto, abbiamo formulato delle domande che abbiamo rivolto direttamente ai candidati sindaco. Sono nate così delle vere e proprie interviste: domande comuni e punti di vista diversi, per uno spazio utile a rendere i cittadini elettori quanto più consapevoli del programma e delle intenzioni dei candidati.
Oggi la parola va al candidato sindaco Giuseppe Marascia.

1) Da sindaco, quali strategie attuerebbe nella gestione dei luoghi simbolo della Città? Quali, invece, per scongiurare il rischio di emarginazione delle periferie?

Beni di proprietà del Comune, quali il Lazzaretto – da 27 anni in uso gratuito alla Lega Navale – o la Casina delle Palme, vanno subito “messi a frutto”. Pensiamo a concessioni parziali onerose e temporanee, anche al fine di risanare il bilancio del Comune. Riteniamo inoltre che il “Luglio Musicale” debba assumere un ruolo in tali strutture, proponendo, per esempio, una “discoteca all’aperto” nel Lazzaretto e dei concerti nella Casina delle Palme. Il Bastione dell’Impossibile e la Colombaia, che sono demaniali, vanno, invece, prima acquisiti e solo dopo si potrà pensare al loro recupero.
Alle periferie ed in particolare ai quartieri popolari, che già versano in avanzato stato di emarginazione, è riservata la parte centrale del nostro programma. Occorre dotare i quartieri di “Centri Civici” dove effettuare la gestione decentrata dell’URP, sollecitare all’ASP la predisposizione di punti periferici di prenotazione e pagamento ticket, e dove promuovere l’incontro intergenerazionale mediante la individuazione di “Animatori del Centro”. Il recupero dei quartieri dovrà, inoltre, passare per la cura e la promozione degli spazi di aggregazione (per esempio piazza Nicolodi nel rione S. Alberto, piazza Sen. Grammatico nel rione Cappuccinelli, ecc.) nei quali incentivare attività commerciali di vicinato.

2) In che modo agirebbe la sua Amministrazione con realtà culturali quali Biblioteca Fardelliana ed Ente Luglio Musicale? Come, invece, con gli impianti sportivi comunali?

La Fardelliana deve diventare biblioteca Comunale e vanno stabilizzati i lavoratori precari necessari al suo funzionamento, quindi deve delocalizzarsi nei “Centri Civici” ove realizzare dei “punti lettura” arricchiti di “internet point wifi” gratuito. I locali storici di Largo San Giacomo devono essere la naturale sede gratuita di ogni incontro culturale aperto al pubblico (presentazione di libri, dibattito filosofico e politico, ecc). La loro utilizzazione a titolo oneroso sarà possibile per eventi di natura privatistica.
Il “Luglio Musicale”, invero, grazie alla gestione artistica di Giovanni De Santis, è, a mio avviso, oggi a Trapani l’agenzia culturale più attiva della Città. Questo percorso va assolutamente sostenuto, tenendo, naturalmente, sotto attento controllo il bilancio dell’Ente. Importantissima è stata l’attività del “Luglio” di collaborazione con il “Conservatorio” al fine di valorizzare i giovani talenti che vi studiano. Analogo impegno deve essere direttamente assunto dall’Amministrazione.
Gli impianti sportivi sono decisivi nella politica di recupero delle periferie. Va, quindi, valorizzata, all’interno del Bilancio comunale, la spesa a favore degli impianti sportivi che devono essere messi a disposizione delle Scuole nell’ottica di un ampliamento dei Piani dell’Offerta Formativa inclusivi delle discipline sportive nel tempo continuato. Al riguardo, al fine di predisporre i relativi progetti di ampliamento, va assicurata la collaborazione sinergica delle associazioni sportive dilettantistiche.

3) Se venisse eletto, come affronterebbe la gestione dei parcheggi a pagamento in Città e degli stalli riservati ai residenti?

I trapanesi, con la sosta a pagamento, versano una tassa neanche tanto occulta alla società di gestione pari a circa 2 milioni e mezzo di euro all’anno! Le cosiddette “strisce blu” sono troppo numerose e vanno ridotte, specie in via Fardella dove la sosta va garantita solo in forma “parallela” al marciapiede ad una distanza dallo stesso idonea alla realizzazione di una pista ciclabile circolare. Infatti, in tema di mobilità urbana, occorre parlare di potenziamento del servizio di trasporto pubblico (ATM), con nuove linee, corse più frequenti, abbonamenti più economici, finalizzato, unitamente agli interventi di mobilità alternativa, a disincentivare la mobilità privata che sta “strozzando” la città e che causa numerosi morti e feriti ogni anno.

4) Recenti decisioni in sede di Consiglio Comunale hanno portato a un ammanco di ben 4 milioni di euro dal bilancio comunale. Una situazione che, oltre a pesare sui cittadini, potrebbe rappresentare un “freno” all’azione amministrativa di chi siederà a Palazzo D’Alì. In tale contesto, come andrebbe ad agire?

“Città a Misura d’Uomo” è assolutamente contraria ad aumentare le tasse per finanziare la spesa corrente. Le risorse per i servizi erogati dal Comune vanno ricavate dall’attuale Bilancio non certo ulteriormente dalle tasche dei trapanesi.
Ma la situazione è indubbiamente difficile. Il nostro Piano finanziario sulla spesa corrente alla voce entrate prevede, come già detto, la “messa a frutto” dei beni di proprietà comunale, nonché la ripartizione al Comune degli utili previsti quest’anno dall’ATM per la gestione dei parcheggi a pagamento, ed intendiamo assegnare alla partecipata anche il servizio di rimozione con carro attrezzi, da cui si potranno realizzare ulteriori entrate. Ancora, va incentivata la destinazione del 5 per mille in favore del Comune da parte dei contribuenti.
È, invece, necessario ed indifferibile un attento controllo della spesa corrente (spese telefoniche, di carburanti, riscossione tributi, ecc.) che, comunque, già risulterà alleggerita dalla riduzione dei costi istituzionali prevista dalla recente Legge Regionale.

5) Da primo cittadino, quali azioni avvierebbe per la valorizzazione e il rilancio del comparto turistico? Sono previsti interventi che riguardano il porto di Trapani?

Per quanto riguarda il turismo il Comune deve riprendere il lavoro dell’ex assessore Caterina Bulgarella e assicurare la creazione di una vera e forte “Pro Loco” che coinvolga gli operatori del settore nella pianificazione e nel finanziamento di quel che serve per garantire agli stessi operatori un radioso futuro.
Sul Porto il Comune non ha alcuno spazio d’intervento diretto. Attendiamo, speriamo non troppo a lungo, l’attivazione dell’Autorità di Sistema Portuale che è l’unica possibilità per far giungere in Città quegli investimenti che possano completare e valorizzare le strutture portuali. Il Comune dovrà esprimere all’interno del Comitato Esecutivo dell’Organo un suo componente che noi riteniamo debba essere l’Assessore alle Risorse perché vengano portati, all’interno dell’Autorità, tutti gli interessi della Collettività e non dei soli operatori portuali.
L’Autorità Portuale, per prima cosa, dovrà assicurare una dignitosa stazione marittima per chi, turista, lavoratore, pendolare o studente, deve viaggiare da e verso le Isole Egadi. Attualmente i passeggeri stazionano sotto un tendone, senza un deposito bagagli, e i lavoratori delle biglietterie sono allocati dentro un container senza bagni, e questo, in una Città a vocazione turistica, è inaccettabile.

5) Cosa prevede il suo programma di governo riguardo alle politiche per il lavoro? Restando in tema occupazionale, cosa prevede riguardo le vicende legate al mercato ittico?

Per il lavoro, soprattutto per quello giovanile, intendiamo assicurare ai neo diplomati una piccola (6 mesi) esperienza lavorativa, tramite dei tirocini retribuiti. Abbiamo calcolato che è possibile, in cinque anni, prevedere 500 tirocini. Inoltre pensiamo alla riconversione della “Buscaino Campo”, da destinare alla creazione di aziende “Start Up” che fruirebbero anche del supporto di un “Ufficio Europa” da creare all’interno del Comune.
Noi vogliamo recuperare la struttura abbandonata da 30 anni dell’ex Macello per allocarvi il Mercato Ittico al dettaglio, il “Mercato del Contadino”, un Mercato dei Fiori, un centro enogastronomico d’eccellenza. L’intermediazione fra domanda ed offerta dei servizi pubblici e privati ivi allocati deve essere progettata con un sistema di stanza di compensazione, sì da non gravare sul bilancio del Comune.

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