Sul punto, non risulta chiaro a che titolo e ruolo un consigliere comunale di Erice -non eletto neppure nella lista PD- possa parlare in nome e per conto del Partito o del PD di Trapani, conseguentemente è pacifico che ogni altro approccio rispetto a quello su esposto deve essere ritenuto esclusivamente a titolo personale e in contrasto con la linea univocamente intesa nei vari livelli.
Sulla autocandidatura in seno alla lista del Pd all’Ars, anche alla luce di quanto letto, mi sembra prematuro parlare.
Sull’attacco di basso profilo che mi ha riservato Tranchida, che si scalda come giustamente farebbe qualunque lavoratore che difende il proprio posto di lavoro, posso solo sottolineare che il sottoscritto, a differenza del neo consigliere di Erice (politico di professione da un trentennio), è un laureato con 110 e lode, abilitato alla professore al primo esame utile,
oggiAvvocato che non ha mai per rigida scelta, da quando ho assunto ruoli politici, accettato alcun patrocinio da alcuna pubblica amministrazione, per non dare adito ad inutili allusioni come quella che è stata fatta
oggi.
E non sono certo mancate le occasioni con il ruolo ricoperto. Ma chi scrive non solo non ne ha bisogno, ma spesso rimette di tasca quanto frutto del proprio lavoro per cercare di contribuire, svolgendo il ruolo di politico gratuitamente.
Ovviamente come più volte dimostrato il Tranchida non ha idea, ne considerazione, ne dei sacrifici che sottendono ad un percorso universitario, ne a quelli legati alla libera professione, d’altronde come potrebbe.
Personalmente, sono tornato sul territorio trapanese volutamente e per dare il mio contributo, senza chiedere niente a nessuno. Non ho disistima verso le persone, ma solo verso egoismi e professionisti della politica, e non è mia la colpa se in tale categoria qualcuno si riconosce pubblicamente.
Mi sorprende, inoltre, che proclamati paladini della legalità, e sventolatori di bandiere di giustizia, elemosinino consenso da politici che si trovano a dovere spiegare gravi responsabilità.
Il tutto proprio mentre a livello nazionale si discute della parificazione delle norme antimafia a quelle afferenti alla corruzione.
Mi auguro che Trapani, così come il mio partito, sappia ritrovare le sue risorse in giovani e professionisti per la politica, e non della politica, perché ogni soggetto di qual si voglia estrazione politica, che occupa uno spazio per oltre 30 anni altro non è che un tappo che impedisce di crescere ad una comunità.
Il rinnovamento avviene sempre e l’egoismo non paga.
Se ne faccia una ragione, non dovrà necessariamente avvenire
oggi, non dovrò necessariamente farne parte, ma gli stipendiati della politica prima o poi stancano, tutti.