Campobello, truffa per finanziamenti regionali scoperta dalla Finanza

18554_foto-comunicato-stampaAvrebbero ottenuto, indebitamente, un finanziamento regionale pari a 199 mila 950 euro, per la promozione dello sviluppo rurale, con la complicità di funzionari comunali e regionali. Cinque, complessivamente gli indagati. A fare luce sulla vicenda, una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo ed eseguita dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Mazara del Vallo che ha accertato l’indebito ottenimento, da parte di un’impresa agricola di Campobello di Mazara, di un finanziamento regionale (pari a 199.950 euro) per la promozione dello sviluppo rurale, concesso per la realizzazione di un agricampeggio nella Contrada Granitola del Comune di Campobello di Mazara. Le indagini hanno accertato l’irregolare rilascio all’impresa agricola, da parte del Dirigente pro tempore del Settore Urbanistica del Comune di Campobello di Mazara, della concessione edilizia per la realizzazione della struttura, dal momento che non è stata acquisita la necessaria preventiva autorizzazione della Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, sia sul progetto esecutivo relativo alla costruzione di una piscina ed all’installazione di impianti eolici, fotovoltaici e solare termico, sia con riguardo a variazioni estetiche al progetto originario e alla modifica dell’area.

Per tali motivi alla dirigente è ascritta, oltre al reato di concorso in truffa aggravata, anche l’ipotesi di abuso d’ufficio. E’ stata altresì accertata la falsa attestazione, ad opera di due funzionari dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Palermo, dell’avvenuta ricezione della documentazione necessaria all’ammissione al finanziamento in rassegna nell’ultimo giorno utile previsto dal bando (22 aprile 2014), essendo invece emerso che l’effettiva ricezione della documentazione è avvenuta il successivo 23 aprile 2014. Conseguentemente i due funzionari, oltre a concorrere nel reato di truffa aggravata, sono indagati per concorso in falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale. È stata quindi data esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente, emesso dal GIP del Tribunale di Palermo su richiesta del PM procedente fino all’ammontare di 161.959 euro, corrispondenti alla somma effettivamente erogata all’impresa agricola. Il provvedimento ablativo, notificato a tutti e cinque gli indaganti concorrenti nel reato di truffa aggravata, ha avuto ad oggetto liquidità presente nei conti correnti nella loro disponibilità.

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