Acqua: i sindaci di Trapani dei 17 Comuni ex Eas incontrano il Prefetto

Il presidente dell’Assemblea territoriale idrica, Nicolò Rizzo: “Richiamiamo l’attenzione sul grave problema idrico chiedendo un’azione sinergica poiché i sindaci dei 17 Comuni dell’Ati continuano a trovarsi in grande difficoltà. In attesa del piano d’ambito, la Regione intervenga subito individuando un gestore unico momentaneo”.

«Con alcuni sindaci rappresentanti dell’Assemblea territoriale idrica abbiamo incontrato il Prefetto di Trapani Filippina Cocuzza per rappresentare i gravi problemi idrici che continuano ad avere i Comuni ex Eas per l’assenza di un gestore di riferimento. In vista dell’approvazione del piano d’ambito provinciale e della sua piena funzionalità, abbiamo richiamato l’attenzione sul grave problema idrico chiedendo un’azione sinergica poiché i sindaci dei 17 Comuni componenti l’Ati idrico continuano a trovarsi in grande difficoltà».

Lo afferma il sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Rizzo che, con altri sindaci dell’Ati, ha incontrato la Prefetta di Trapani Filippina Cocuzza, in qualità di presidente dell’ambito territoriale idrico di Trapani del quale fanno parte 17 Comuni serviti dall’Eas, l’ente acquedotti siciliani in liquidazione dal 2004.

I comuni coinvolti dell’ATI sono: Alcamo, Buseto Palizzolo, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Gibellina, Castelvetrano, Paceco, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Ninfa, San Vito lo Capo, Valderice, Vita e le Isole Egadi.

Il presidente dell’Ati idrico, il sindaco Nicolò Rizzo, sottolinea:

«In attesa dell’approvazione del piano d’ambito da parte dell’assemblea, abbiamo più volte chiesto alla Regione di intervenire per risolvere la questione della vacatio legislativa sulla gestione delle reti idriche. L’Ati si è espressa deliberando sul fatto che la Regione debba provvedere ad individuare il gestore unico momentaneo per il sistema idrico integrato in prosecuzione alla gestione ex Eas, nel rispetto delle sentenze della Corte Costituzionale e del Tar, che hanno riconosciuto la validità di quanto fatto per tutelare enti pubblici e comunità. L’assemblea non ha accolto la proposta del Governo regionale che aveva chiesto all’assemblea di autorizzare Siciliacque Spa ad essere temporaneamente gestore unico, per i prossimi tre anni, creando ulteriori difficoltà. Occorrono invece soluzioni attuabili ed immediate».

«Nell’interesse dei cittadini, i Comuni intendono portare avanti ogni azione possibile poiché non è più accettabile il limbo in cui continua a trovarsi la gestione del sistema idrico integrato -afferma il sindaco Nicolò Rizzo-. Problemi che abbiamo rappresentato alla Prefetta, che ringraziamo per la disponibilità al problema ed a intercedere sensibilizzando il dipartimento regionale per una soluzione urgente alla vacatio normativa».

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