GIORNATE FAI PER LE SCUOLE. Visite esclusive per le scuole a cura degli Apprendisti Ciceroni del FAI

Modellate sulle Giornate FAI di Primavera e di Autunno, il più diffuso e partecipato evento nazionale dedicato dal FAI alla promozione del patrimonio di natura e storia dell’Italia, tornano nella settimana dal 22 al 27 novembre le Giornate FAI riservate alle scuole, giunte alla decima edizione.

Le Delegazioni di volontari FAI organizzeranno in tutte le regioni visite speciali riservate alle classi “Amiche FAI” e gestite interamente dagli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari FAI che operano in un dialogo continuo con i docenti. Indossati i panni di narratori d’eccezione, gli Apprendisti Ciceroni accompagneranno le classi in visita alla scoperta di luoghi dal valore storico, artistico, naturalistico e comunque identitari, ovvero significativi per loro e per le loro comunità.

Chiese e palazzi, sedi delle istituzioni, riserve naturali, parchi e giardini storici, quartieri cittadini e molti altri luoghi saranno aperti e raccontati agli studenti dagli studenti, in un progetto di educazione tra pari di grande soddisfazione per tutti; un’esperienza formativa unica e originale, che è anche l’occasione per i ragazzi di valorizzare il proprio territorio, mettendosi al servizio della loro comunità.

Roma 10 03 2019, Giornate FAI per le scuole. ©Musacchio, Ianniello & Pasqualini

TRA I BENI APERTI IN SICILIA

MARSALA (TP)

Area Archeologica dei Niccolini

L’area archeologica costituisce il nucleo più importante del complesso di latomie utilizzate come cimitero dalla prima comunità cristiana di Lilibeo. Si trova adiacente alla chiesa di Santa Maria dell’Itria e al contiguo convento dei Padri Agostiniani, chiamati anche Niccolini (o Nicolini) dal nome del santo agostiniano Nicola da Tolentino. Le latomie sono cave a cielo aperto per l’estrazione della calcarenite (tufo), sfruttate nella fase di massima espansione edilizia della città romana di Lilibeo (fine II-inizi III sec. d.C.) e riutilizzate come cimitero tra il III e il IV secolo da pagani, cristiani ed ebrei. Nell’area, già dalla fine dell’Ottocento, sono noti alcuni complessi sepolcrali con arcosoli (sepolture a cassa rettangolare sormontate da profonde nicchie ad arco), loculi e nicchie a parete.

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo State Pascasino

 

CASTELVETRANO (TP)

Una città prospettica-Il sistema delle piazze

Il centro storica della città di Castelvetrano-Selinunte è costituito da tre piazze adiacenti e collegate tra di loro: Piazza “Carlo d’Aragona e Tagliavia”, Piazza “Umberto I” e Piazza “Camillo Benso Conte di Cavour”. In questo spazio insistono alcuni dei monumenti più importanti, tra i quali la Chiesa di SS. Maria Assunta, la Fontana della Ninfa, il Teatro Selinus, la Collegiata dei SS Pietro e Paolo e l’intero Palazzo della famiglia Aragona-Tagliavia-Cortez. Lo spazio, creato in età barocca, costituisce un sistema di vuoti contigui e adiacenti, articolato e sinuoso, che rende protagonista, con il palazzo Ducale e la Chiesa Madre, il “potere civile e il potere religioso”.  Nel percorrere la sequenza di piazze che si restringono e si dilatano, l’osservatore può notare come la relazione fra gli edifici della piazza cambia costantemente in funzione dei diversi punti di vista.

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico G. Pantaleo

 

TRAPANI

Torre Ligny

La Torre di Ligny eretta sulla punta estrema della città verso occidente, sulla suggestiva scogliera al termine della lingua di terra (denominata Pietra Palazzo) che divide il mar Tirreno dal mar Mediterraneo é stata una torre di avvistamento spagnola ed è oggi uno dei monumenti principali e caratterizzanti della città di Trapani. Dal suo terrazzo, al quale si accede internamente con una scala, si può godere di un panorama spettacolare che incanta qualsiasi visitatore in qualunque stagione: la vista spazia da Capo San Vito a Marsala, passando da Erice ad un’ampia veduta della città di Trapani e alle isole Egadi. Realizzata dall’architetto Carlos de Grunenberg nel 1671 per ordine di Claudio La Moraldo, principe di Ligné e vicerè del Regno di Sicilia, la Torre si presenta come una robustissima ma elegante torre di forma tronco-piramidale. Il fortilizio si erge su uno scoglio, memoria di indispensabili interventi per la difesa della città contro le continue scorribande dei pirati barbareschi, ma anche segno di un orgoglioso gesto di protezione e custodia del territorio.

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del I.I.S. Rosina Salvo di Trapani e I.I.S.S. “I. e V. Florio” di Erice

 

VALDERICE (TP)

Santuario Maria SS. di Misericordia

Il Santuario di Maria SS. della Misericordia si trova nell’omonima contrada di Misericordia in Comune di Valderice, situata verso la metà della montagna di Erice sul versante nord est. La chiesa è situata all’ingresso di una bella pineta e si affaccia sullo splendido golfo che va da Bonagia a Monte Cofano.

Il Santuario dedicato a Maria SS. della Misericordia fu realizzato tra la metà del 1600 e quella del 1700 nel luogo in cui sorgeva l’antica cappella, un po’ fuori dall’abitato. La facciata è molto semplice; la sua linearità è interrotta solo da un timpano spezzato posto sopra l’unico ingresso e da una piccola apertura che si apre poco sopra. L’interno ha una pianta rettangolare, si conclude con un’abside rettilinea ed è coperta da una volta a botte. Nel 1769 fu abbellita e decorata con dipinti a fresco e stucchi. L’altare maggiore ospita la pregevole tela della Madonna della Misericordia dipinta da Andrea Carrera nel 1600 che raffigura la Madonna nell’atto di chiedere a Dio misericordia per l’umanità. Gli altari laterali sono decorati con affreschi di Domenico La Bruna. Nei pressi del Santuario si trova un parco urbano.

Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del I.I.S.S. “Sciascia e Bufalino” di Erice

 

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