ANCORA PROBLEMI CON VECCHIE BOLLETTE? FACCIAMO IL PUNTO. (1 di 3)

Molto spesso si sente parlare di prescrizione delle bollette .

COSA È LA PRESCRIZIONE?

Secondo la legge, il passare del tempo può determinare la perdita di un diritto ed il titolare non lo può più esigere. La prescrizione delle bollette è proprio quando quel diritto si riferisce al pagamento di una fattura di luce, gas o acqua relativa ad un periodo passato. Se passa un determinato periodo di tempo, durante il quale non ti viene recapitato alcun avviso, il fornitore non può chiederti il versamento di quell’importo . L’importante, per far valere la prescrizione, è che il debitore non riceva alcun sollecito di pagamento o messa in mora. Se il debito, quindi, non è stato pagato ed il debitore non ha ricevuto avvisi interruttivi della prescrizione, il creditore non può fare nulla per riscuoterlo, neanche rivolgendosi al Giudice .

COSA COMPORTA TUTTO CIÒ PER GLI UTENTI?

Ciò significa che, chi riceve, ad esempio, una bolletta che riguarda consumi più vecchi di 2 anni o 5 anni , a secondo dei casi, può contestarla. E quindi non pagarla.

LA PRESCRIZIONE DELLE BOLLETTE. Ricordiamo che per le bollette della luce, così come quelle del gas e dell’acqua, la prescrizione è stata in passato sempre di 5 anni. Per effetto delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 , la prescrizione è passata dai 5 ai 2 anni , con decorrenza diversa a seconda del tipo di utenza.

COME FAR VALERE LA PRESCRIZIONE? Non è necessario ricorrere al Giudice per l’accertamento dell’intervenuta prescrizione, basta eccepirla mediante pec o raccomandata a/r. Se si riceve un decreto ingiuntivo è necessario opporsi entro 40 giorni dalla notifica e far valere le opportune contestazioni. Vuoi saperne di più? Vuoi evitare di pagare bollette prescritte? Rivolgiti all’Avv. Maria Giustiniano e all’Avv. Giancarlo Pocorobba di Konsumer Sicilia.

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