Riti e segni della Settimana Santa: le celebrazioni con il vescovo di Trapani

Non ci sono solo i “Misteri” nella ricca settimana santa trapanese: la liturgia esprime con segni e simboli meravigliosi il grande messaggio di speranza della Passione, morte e Resurrezione di Gesù

Le celebrazioni presiedute dal vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli

Da domenica prossima 2 aprile, domenica delle Palme, la Chiesa celebra la settimana più importante e più feconda di riti e di simboli per l’intera cristianità. Nei giorni del triduo pasquale (da giovedì alla domenica di pasqua) la Chiesa fa memoria degli eventi che rappresentano il cuore della fede e della speranza cristiana : la passione, la morte e la resurrezione del Cristo e la sua vittoria sul male e sulla morte;  il suo comandamento nuovo: quello dell’amore e della fraternità universale;  l’istituzione dell’Eucarestia, celebrazioni  arricchite di segni  come la benedizione degli oli sacri, la lavanda dei piedi, il lucernario. A Trapani il triduo di concluderà con la processione del Risorto e la Santa Messa Pontificale nella Domenica di Pasqua.

Domenica 2 aprile  Domenica delle Palme e ricordo delle vittime della strage di Pizzolungo

Con il segno delle “palme” e quello dei ramoscelli d’ulivo la Chiesa accoglie Gesù messia e Signore: nelle palme si può intravedere il segno del martirio e nell’ulivo quello della pace e della riconciliazione. In Cattedrale il vescovo ricorda le vittime della strage mafiosa di Pizzolungo del 2 aprile 1985: Barbara Rizzo e i suoi figli gemelli Salvatore e Giuseppe Asta di 6 anni.

Ore 10.30 Chiesa Maria Santissima del Soccorso “Badia Nuova”, benedizione delle palme e  inizio della processione verso la Cattedrale “San Lorenzo” (Itinerario: Via Garibaldi, Via Torrearsa, Corso Vittorio Emanuele, Cattedrale)

Ore 11.00 Solenne messa pontificale presieduta dal vescovo Pietro Maria Fragnelli in Cattedrale

 

Lunedì Santo 3 aprile  La Santa  Messa del “crisma” e ricordo del XX di ordinazione episcopale del vescovo Pietro Maria Fragnelli

Ore 19.00  Cattedrale “San Lorenzo” Santa Messa del “crisma”. La Diocesi ricorda i venti anni di servizio episcopale del vescovo Pietro Maria Fragnelli (29 Marzo 2003).

Poiché si fa memoria dell’istituzione del sacerdozio, i presbiteri presenti alla celebrazione presieduta dal vescovo – unica per tutta la diocesi –  rinnovano pubblicamente le loro promesse di fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Nel corso di questa intensa celebrazione ricca di segni, vengono benedetti

  • L’olio dei catecumeni che servirà per l’unzione dei bambini e degli adulti che richiedono il battesimo.
  • L’olio degli infermi con il quale si ungeranno gli ammalati.
  •                          Il sacro Crisma (olio misto a preziose fragranze profumate alcune provenienti dalla Terra Santa e dalla Grecia) con il quale si ungeranno i battezzati, i cresimati, i nuovi sacerdoti, i nuovi altari e le nuove chiese.

Quest’anno per la preparazione dell’olio del crisma verrà usato l’olio delle olive coltivate nel “Giardino della memoria” a Capaci vicino il luogo della strage di cui quest’anno ricorre il trentennale. Un olio che nasce quindi da ulivi piantumati su quella terra irrorata dal sangue dei martiri della giustizia e che adesso rappresenta la rinascita,

Prima del termine della celebrazione il Vescovo consegnerà i tre oli santi a tutti i parroci.

TRIDUO PASQUALE

Giovedì Santo 6 aprile: il rito della “lavanda dei piedi”, gli altari della “reposizione” per l’adorazione notturna

ore 19.00 Cattedrale “San Lorenzo” Santa Messa “in coena Domini”.  Con la celebrazione serale del Giovedì Santo ha inizio il triduo “della morte sepoltura e risurrezione” del Signore “centro di tutto l’anno liturgico”. Alle ore 19.00  nella Cattedrale “San Lorenzo” si terrà la messa vespertina pontificale  della “cena del Signore”. In tutte le parrocchie della diocesi sono presentati alla comunità all’inizio della celebrazione gli oli santi benedetti dal vescovo nella messa crismale.I temi dominanti la celebrazione eucaristica nella quale si fa memoria dell’ultima cena di Gesù sono: l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale e il comandamento dell’amore fraterno. La liturgia, pertanto, propone:

  1. il rito della lavanda dei piedi. L’invito a vivere la carità si prolunga nella processione offertoriale accompagnata dall’antico inno dell’amore cristiano Ubi caritas et amor Deus ibi est.
  2. l’adorazione prolungata dell’Eucaristia che a conclusione della celebrazione verrà custodita nell’altare della deposizione dell’eucarestia appositamente preparato per l’occasione.Gli altari dell’Eucarestia vengono riccamente ornati di fiori: vengono chiamati erroneamente “sepolcri” e vengono visitati da migliaia di fedeli.Altri due elementi caratterizzano la celebrazione: Durante il canto del Gloria  suoneranno per l’ultima volta fino alla notte di Pasqua, le campane di tutte le Chiese. Alla fine della celebrazione si “spogliano” delle tovaglie liturgiche tutti gli altari della chiese. Adorazione eucaristica fino alle ore 24.00 con la realizzazione degli altari della reposizione, quelli che vengono ancora erroneamente chiamati “i sepolcri”.Questi “altari” per la preghiera e l’adorazione vengono realizzati solo nelle parrocchie dove c’è una comunità che si riunisce in preghiera e dunque non nelle rettorie o altre chiese.

 

Venerdì Santo 7  Aprile: Passione del Signore

Giorno di astinenza e digiuno. L’azione liturgica si svolge nel primo pomeriggio richiamando le ultime ore di vita di Cristo.

Rito della “discesa della Croce” all’interno dell’azione liturgica dell’adorazione della Croce presieduto dal vescovo presso la Chiesa di Santa Maria del Gesù alle ore 12. Subito dopo, in processione, il vescovo raggiungerà piazza Purgatorio per dare il via alla processione dei “Misteri” del venerdì santo (ore 14) La comunità della Cattedrale si riunirà alle ore 19 per celebrare il rito dell’adorazione comunitaria della croce.

Sabato Santo 8 Aprile: il giorno del grande silenzio

Dice un’antica omelia, il Re dorme. La terra tace perché il Dio fatto carne si è addormentato ed ha svegliato coloro che da secoli dormono».  È la celebrazione silenziosa del tempo sospeso e dell’imitazione delle pie donne che nella sera del venerdì santo, dopo che fu sepolto Gesù: «Erano lì, davanti al sepolcro» (Mt 27,61); ma è anche il giorno in cui la chiesa si raccoglie con la Vergine Madre che veglia il corpo del Figlio nell’attesa della Risurrezione gloriosa. Le Chiese orientali celebrano il mistero della discesa di Cristo agli inferi. La comunità parrocchiale della Cattedrale insieme al vescovo accompagnano il simulacro dell’Addolorata al passaggio da Corso Vittorio Emanuele per la conclusione della processione dei Misteri del venerdì santo con la preghiera finale del vescovo in piazzetta Purgatorio

Sabato Santo ore 22.30  Cattedrale “San Lorenzo”: veglia Pasquale presieduta dal vescovo.  E’ la madre di tutte le veglie; essa si colloca al cuore dell’Anno liturgico, al centro di ogni celebrazione. Nel cuore della notte i cristiani celebrano la vera pasqua, la liberazione dalla schiavitù del peccato e della morte. Cristo nostra pasqua è risorto. La liturgia prevede:

  1. Il Lucernale con la benedizione del Fuoco Nuovo, l’accensione del Cero pasquale che rimarrà acceso per 50 giorni, l’accensione delle candele dei fedeli e di tutta la chiesa, il canto dell’Exsultet, l’antico inno attribuito a sant’Ambrogio e che proclama la felix culpa di Adamo e inneggia a Cristo, centro del cosmo e della storia, che, con la sua luce serena, sconfigge le tenebre della mondo.
  2. la liturgia della parola che ripercorre la storia della salvezza dalla Creazione alla risurrezione del Crto.
  3. la liturgia Battesimale (sin dai primi secoli la chiesa celebra la notte di pasqua il sacramento del battesimo).
  4. la liturgia eucaristica.

Domenica di Pasqua 9 Aprile, Resurrezione del Signore:

Giorno assolutamente nuovo per l’umanità, giorno che illumina la storia del mondo e inaugura la nuova creazione. Alle ore 10 dalla Chiesa del Purgatorio muoverà la processione del Cristo Risorto fino alla Cattedrale dove alle ore 11 il vescovo presiederà il solenne Pontificale di Pasqua.  

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