Grande chiusura del Festival del noir a Favignana con Carlo Lucarelli

Tutto esaurito ieri sera all’ex Stabilimento Florio di Favignana per l’incontro con Carlo Lucarelli, ultimo appuntamento della seconda edizione del Festival del noir mediterraneo “Come è profondo il mare”, organizzato dal Comune con il supporto di importanti partners. 
“Una delle cose belle per chi fa il mio mestiere è potere incontrare i lettori per parlare di ciò che ci piace, come la nostra scrittura, magari insieme con dei nostri colleghi”, ha detto lo scrittore emiliano. “Quando lo si può fare in un luogo meraviglioso, che è un pezzo di paradiso, come Favignana, mi fa pensare che ho scelto il mestiere giusto”. 
Lucarelli ha parlato dei suoi tanti gialli e dei suoi personaggi, dall’ispettore Coliandro al commissario De Luca, che sono diventati un cult della televisione e del suo lungo lavoro di inchiesta. “Io in realtà – ha spiegato – non sono mai stato un giornalista investigativo, quello che raccontavo in televisione erano delle ricostruzioni storiche. Io sono stato il Piero Angela del crimine, ero un divulgatore dei misteri italiani”.
Un lungo lavoro nel corso del quale Carlo Lucarelli si è spesso imbattuto nei  tanti misteri siciliani. “Ho raccontato di tanti intrighi, di mafia, di intrecci diabolici con il potere, i servizi segreti deviati ma questa non è una peculiarità di quest’isola. È una questione che ha riguardato l’intera Italia. Alla Sicilia va riconosciuta però la capacità di reagire. Io vengo dal nord, dall’Emilia Romagna, dove non ci siamo accorti di niente per lungo tempo e quando sono accadute alcune cose brutte ci siamo guardati attorno annaspando senza sapere bene cosa fare. Qui in Sicilia era già un pezzo che si reagiva, si capivano le cose e si combatteva”. 
Un dialogo interessate quello tra Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, curatore della rassegna, che ha confermato ancora una volta il grande valore culturale e sociale del Festival del noir mediterraneo. 
“Questa seconda edizione è stata un evento straordinario”, dice il sindaco Francesco Forgione. “Abbiamo registrato una grande partecipazione di pubblico in tutte le serate, a dimostrazione che c’è voglia di cultura e anche di un turismo culturale. Voglio ringraziare Giancarlo De Cataldo, che coordina la rassegna, e tutti gli autori. Ormai questo festival è diventato un appuntamento fisso per l’estate delle Egadi e credo che lo sarà anche per i prossimi anni”. 
“Il bilancio è più che positivo”, conferma Giancarlo De Cataldo. “Ho già una grandissima voglia di ritornare qui a Favignana l’anno prossimo e vedere gli amici scrittori e le amici scrittrici del noir. Stiamo già pensando alla terza edizione, abbiamo una serie di idee su cui stiamo lavorando per portare questo  evento, già importante, a una dimensione europea. Il noir è una comunità ed è anche un modo di definire una serie di scritture che abbracciano i temi più scottanti del contemporaneo ma anche i sentimenti primitivi che sono dentro di noi, non necessariamente legati alla storia ma che dalla storia e dalle tante storie le autrici e gli autori traggono alimento. In questi giorni abbiamo registrato una grande partecipazione e interesse da parte del pubblico e ciò è la testimonianza della vitalità di un modo di raccontare e di parlare di cultura, con leggerezza e un po’ d’impegno”.

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