Il 18 luglio primo appuntamento della rassegna con Pina Mandolfo e il suo libro “Lo scandalo della felicità”

Al via domani, martedì 18 luglio, la XVIII edizione della rassegna letteraria Terrazza d’Autore, curata da Ornella Fulco e Stefania La Via. Tutti gli appuntamenti, che si svolgeranno a Teatro comunale “On. Nino Croce” di Valderice alle ore 19, avranno come tema conduttore – in questa edizione – la forza delle donne, la loro capacità di opporsi ad un destino già segnato, la volontà di ribellione che supera i limiti imposti, la fragilità che si trasforma in opportunità di scorgere nuove strade. Le narratrici ospiti della rassegna racconteranno piccole e grandi storie di donne declinate alla maniera della “parola narrata” che, da sempre, connota la rassegna.

Ospite del primo incontro è la scrittrice e sceneggiatrice Pina Mandolfo che racconterà l’incredibile storia della principessa Anna Valdina, protagonista del suo romanzo Lo scandalo della felicità. Conversa con l’autrice Stefania La Via, letture di Ornella Fulco.

Una storia vera, che chiedeva di essere tratta dal segreto polveroso degli archivi. La storia straordinaria di una donna, Anna Valdina, che nel Seicento, a Palermo, subì per volontà paterna la monacazione forzata, come molte altre giovani nobildonne del tempo. Anna, però, non era una donna qualsiasi e trascorse cinquant’anni della sua vita a lottare nel tentativo di ottenere lo scioglimento dei voti.
Due opposte volontà, due ragioni si fronteggiano per tutto il romanzo: da un lato una donna di grande intelligenza e coraggio, dall’altro i potenti del tempo. La storia della principessa Valdina si intreccia inevitabilmente con i fatti più rilevanti e i personaggi più celebri della Palermo spagnola che l’autrice sa narrare con acume restituendoci una voce di donna che supera i codici di genere e il tempo, le cui tracce sono giunte fino a noi.
Una storia struggente che colpisce per l’intensità delle sue pagine e delle vicende narrate: il lettore assiste con crescente stupore allo spettacolo dell’indifferenza sociale alla silenziosa tragedia, ben nota a tutti, che si sta consumando fra le mura del monastero. E percepisce che, nonostante la distanza temporale, questa storia parla di tutte le donne a cui, in ogni epoca – e persino nella nostra – è sottratta la libertà di essere se stesse.
«Il mio racconto è carico di tutta la passione verso un personaggio femminile non comune, di cui ho voluto narrare la grandezza, descrivendone l’esemplarità di donna assoggettata ma non soggetta», sottolinea Mandolfo.

Pina Mandolfo, è scrittrice, sceneggiatrice, regista e operatrice culturale. E’ stata socia fondatrice della Società Italiana delle Letterate (1996). E’ autrice del romanzo “Desiderio” (1996), un successo editoriale anche in Germania e Svizzera. Tra i racconti e i saggi in volumi collettanei: “Una necessità chiamata famiglia” (2000), “Racconto di fine anno” (2002), “Il sud delle donne le donne del sud” (2003), “La felicità come narrazione” (2006), “Amori al cinema, donne soggetto e oggetto dell’immagine filmica” (2011).
Ha firmato la sceneggiatura del film “Viola di Mare“, selezionato al Festival di Roma e vincitore del ‘Nice’ di New York e del premio Capri. Ha scritto per le riviste Lapis, Il paese delle donne e il quotidiano La Sicilia. Collabora con Letterate Magazine e Leggendaria. Ha organizzato numerosi eventi culturali e cinematografici.

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