TRAPANI: RECORD NEGATIVI E CEMENTIFICAZIONE INCONTROLLATA PEGGIORANO IL RISCHIO ALLAGAMENTI

La cementificazione, oggi lo sappiamo, non sempre è un male perché consente di costruire case per i meno abbienti, strutture pubbliche (scuole e ospedali) e infrastrutture (superstrade finanziate dal PNRR).

Trapani, città dalle mille sfumature e ricca di storia, negli ultimi anni ha purtroppo acquisito un primato poco invidiabile: una delle città siciliane con il più alto tasso di cementificazione.

NUMERI PREOCCUPANTI:

  • Tra il 2012 e il 2022, la città ha perso il 7,2% del suo territorio agricolo a causa della cementificazione, la superficie coperta da asfalto e cemento è aumentata del 7,5%, con un consumo medio di 2,5 ettari all’anno.
  • Il consumo di suolo pro capite è di 224 metri quadrati, quasi il doppio della media nazionale.
  • Secondo Legambiente, nel 2022 Trapani ha perso 44 ettari di suolo agricolo, pari a 62 campi da calcio, classificandosi al quarto posto in Sicilia per consumo di suolo.

Secondo i dati raccolti dal Sole 24 Ore, ancora, la Città ha:

  • la più bassa qualità della vita in Italia: Trapani si è classificata al 107° posto su 110 città nella classifica della qualità della vita 2023.
  • il minor numero di spazi verdi in Italia: Trapani ha solo 0,7 metri quadrati di spazi verdi pro capite, che è il più basso di qualsiasi città d’Italia. La media nazionale è di 19,5 metri quadrati pro capite.

UN PIANO URBANISTICO GENERALE (PUG) CONTROVERSO CHE METTE A RISCHIO LA COLLETTIVITÀ

egli ultimi anni Trapani ha vissuto una serie di eventi alluvionali di diversa gravità. Ottobre 2022, un nubifragio ha causato allagamenti in diverse zone della città, tra cui il centro storico. Novembre 2021, forti piogge hanno provocato allagamenti e disagi a Trapani e in provincia, con danni a case e attività commerciali. Gennaio 2020, un’alluvione ha colpito la città, con gravi danni al centro storico e alle zone costiere. Questi eventi hanno creato un clima di timore e preoccupazione tra i cittadini, che si chiedono se ogni giornata di pioggia possa trasformarsi in un incubo.

Le cause degli allagamenti a Trapani sono molteplici e complesse:

  • Intense precipitazioni dovute al cambiamento climatico che sta aumentando la frequenza e l’intensità di eventi meteorologici estremi.
  • Carenze infrastrutturali della rete di fognatura e di drenaggio, non adeguata a gestire grandi volumi di acqua.
  • Cementificazione che, impermeabilizzando il suolo, impedisce all’acqua di infiltrarsi e aumenta il rischio di allagamenti.

Nonostante ciò il tema sembra essere emerso durante il primo via libera del suo Piano Urbanistico Generale (PUG) della Città, su cui emergono forti dubbi circa la sua sostenibilità.

Secondo quanto relazionato dalla Commissione Tecnica Specialistica della Regione Sicilia (Codice procedura: 1389) emergono infatti forti dubbi circa la variante approvata con delibera Consiglio Comunale n. 156 del 16 settembre 2013 (Amministrazione Damiano) in favore di una non meglio identificabile ditta “Pretty Shouse srl”.

Secondo la Regione, infatti, sul terreno sottoposto a variante si evidenzia la presenza di un canale di impluvio naturale di raccolta delle acque, confluente in una limitrofa area depressa […] tale area depressa sia colma di acqua e che pertanto il canale funge da raccolta delle acque meteoriche provenienti dal lato Est della città di Trapani. […] La presenza del canale naturale d’impluvio nel sito interessato dalla proposta di variante viene del tutto ignorata […] il Progetto addirittura prevede che la realizzazione di uno dei fabbricati, avvenga proprio in corrispondenza di tale canale d’impluvio naturale, senza riportare alcuna analisi dell’interferenza generata, né nessuna specifica soluzione rispetto a tale interferenza. […] sull’anzidetto canale naturale, non viene mostrata alcuna soluzione di convogliamento e/o canalizzazione delle acque e sembra addirittura che lo stesso venga tombato. […] L’area interessata non soggetta ad alcun vincolo di Tutela, risulta trovarsi in prossimità di un’area vincolata secondo i Regimi Normativi con vincolo di Tutela di livello 1. (All.1 pag 28)

Il progetto in variante prevede la realizzazione di tre corpi di fabbrica. Tutto ciò a dispetto della zonizzazione prevede che prevede aree destinate ad attrezzature pubbliche di interesse generale e un parco urbano dei servizi.

 Dunque la variante in oggetto contribuirebbe a:

  • aumentare gli allagamenti;
  • ridurre lo spazio verde urbano;
  • privatizzare lo spazio pubblico destinato alla collettività;
  • interferire con la fauna e la flora dell’area sottoposta tutela 1.

Da ultimo ci piace ricordare che la bellezza dell’ambiente è una risorsa preziosa per il turismo. Promuovere la tutela del patrimonio naturale significa investire nel futuro del settore turistico e nel benessere delle persone. E’ per questo che ribadiamo l’invito a FIRMARE LA PETIZIONE CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE DI TRAPANI: https://chng.it/NnHPHHgmxG

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