Appello al voto della senatrice Orrù
La senatrice Pamela Orrù, candidata alla Camera, lancia un appello al voto: “Domenica 4 marzo siamo chiamati, come cittadini, ad esprimere le nostre preferenze per rinnovare il Parlamento italiano. Desidero iniziare questa mia riflessione pubblica auspicando che, al di là degli schieramenti e delle convinzioni, prevalga in ciascuno la voglia di andare a votare.
Mi rivolgo a tutti, giovani e meno giovani, appassionati e disillusi. Andare a votare è lo strumento principale con cui noi cittadini possiamo scegliere e premiare la capacità di un determinato soggetto politico di governare e legiferare.
In questi cinque anni trascorsi in Senato ho avuto l’onore e il compito di rappresentare il nostro territorio, le sue istanze, le sue aspettative, i suoi sogni. Sì, anche di quelli è necessario che si occupi chi fa politica perché è la capacità di sognare, intesa nel senso di coltivare una visione, un progetto e impegnarsi perché diventino concreti, la molla che ci fa andare avanti, il motore dello sviluppo individuale e della società.
Chi, come me, si è impegnata in maniera attiva, ormai da anni, nell’agone politico sa che per ottenere risultati non basta essere volenterosi e onesti. Queste qualità, pure indispensabili per chi ha il compito di rappresentare nelle Istituzioni democratiche i cittadini, sono la base di partenza, direi la normalità e non l’eccezione da premiare. Accanto a queste, però, devono esserci la consapevolezza e la conoscenza, approfondita e costante, delle questioni da affrontare e risolvere e la capacità di individuare soluzioni possibili.
Credo di avere dimostrato, da Senatrice, cosa fare e come si può agire per il bene comune partendo dal territorio che mi ha espresso. In questi cinque anni mi sono confrontata e ho ascoltato tutti coloro che hanno voluto rivolgersi alla mia persona, senza preclusioni e preconcetti perché, se è vero che ciascuno di noi è portatore di una appartenenza a determinati valori politici, è anche vero che questi non possono e non devono diventare un ostacolo al dialogo, fattivo, con chi la pensa diversamente da noi.
Il nostro Paese, specie in questo momento storico, non ha bisogno di estremismi e di populismi di vario colore: l’Italia ha bisogno di persone che sappiano mettersi al servizio della comunità, che sappiano spendersi in nome e in vista di quel progresso sociale, oltre che economico, che tutti auspichiamo: garantire i diritti, tutelare i più deboli, proteggere il nostro patrimonio culturale, artistico, i nostri luoghi di inestimabile valore.
Durante queste intense settimane di campagna elettorale ho girato, come ho sempre fatto, per incontrare le diverse comunità che costruiscono il tessuto del nostro territorio, e ho avuto la sensazione nettissima di quanto i cittadini chiedano di avere punti fermi e attenzione da parte di chi li rappresenta.
Sono consapevole che ci sono ancora molte cose da fare e problemi da risolvere per riscattare la nostra terra, Trapani e tutte le altre comunità cittadine, dai ritardi accumulati nel tempo. Un parlamentare ha la possibilità e il dovere di farsi portatore qualificato e responsabile della voce dei propri cittadini.
Ritengo di avere risposto con tutte le mie energie e capacità a questa chiamata e sono disposta a farlo ancora se voi, cittadini di questo territorio, sceglierete di darmi questa possibilità”.