Istituti culturali di Trapani, il sindaco Damiano lancia un appello ai Deputati Regionali

Il sindaco di Trapani, Vito Damiano, ha inoltrato un invito ai Deputati Regionali

dell´intera provincia “perché si attivino nei confronti del Governo Regionale e presso

l´ARS affinché siano individuale le necessarie risorse per salvare gli istituti culturali che la Città di Trapani sta, con immani sforzi, tentando di mantenere in vita”.
Ecco il testo integrale della lettera, inviata ai deputati Girolamo Fazio, Baldo Gucciardi, Giovanni Lo Sciuto, Antonella Milazzo, Nino Oddo, Valentina Palmeri, Paolo Ruggirello, Sergio Tancredi, Girolamo Turano.

Con la presente si intende sensibilizzare codesti deputati sull´attuale situazione di grave difficoltà indotta da insensibilità ovvero da inadempimenti più volte e reiteratamente dimostrati dall´amministrazione regionale, chiamata e sollecitata 

all´assunzione di provvedimenti di propria competenza e di diretta refluenza sul benessere e sviluppo di questo territorio.
Mi riferisco, in particolare, alle questioni relative alla Biblioteca Fardelliana, all´Ente Luglio musicale trapanese, al Consorzio universitario di Trapani, istituti di alta valenza culturale che svolgono la loro attività al servizio dell´intero territorio della provincia trapanese.
Giova ricordare a codesta deputazione, unico interlocutore politico di questo territorio, che il Comune di Trapani, e solo esso, ha consentito la sopravvivenza della Biblioteca Fardelliana attraverso una contribuzione straordinaria per il 2014 di € 230.000 che si è aggiunta a quella ordinaria di € 210.000, essendo venuta meno la co-dotazione della Provincia regionale (€250.000) a seguito del famigerato, improvvido recesso della stessa dalla partecipazione ad Enti, Consorzi, Istituti, ecc.
Non si è potuto, invece, adottare analogo provvedimento nei confronti dell´Ente Luglio musicale trapanese, secondo teatro di tradizione della Sicilia mortificato dalla dolosa trascuratezza del governo regionale, in quanto le risorse disponibili di questo Comune hanno consentito di far fronte alla sola dotazione di propria competenza (€ 430.000) e non anche a quella non corrisposta (€ 270.000) della soppressa Provincia regionale.
La facile e discutibile soluzione scelta dall´Amministrazione comunale ericina di recedere dalla partecipazione al Consorzio universitario trapanese, non ha condizionato o indotto questa Amministrazione a modificare il proprio atteggiamento partecipativo all´importante Istituto di formazione, che continua a beneficiare di una contribuzione comunale di quasi € 155.000 nell´anno.
Solo per i summenzionati presidi culturali il Comune di Trapani, e solo esso, sostiene un onere annuo che supera il milione di euro quando invece, con la partecipazione, a pieno titolo logico, politico e giuridico, della Provincia tale spesa si sarebbe potuta contenere entro gli € 500.000, con significativo beneficio per la collettività trapanese oggi, invece, privata di risorse per un egual importo.
Si torna a chiedere interventi decisi, pressanti e risolutivi nei confronti del governo regionale, anche attraverso iniziative o modifiche normative che rivedano le abnormi e inspiegabili distribuzioni di risorse economiche a favore di analoghi Enti che operano su altri territori dell´Isola, al fine di tutelare il territorio trapanese e le popolazioni che in esso vivono.
Gradirei avere risposte in ordine alle iniziative singolarmente adottate da codesti onorevoli deputati.

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