DAMIANO SORRIDE: LA SFIDUCIA È BOCCIATA. SI APRE UNA NUOVA FASE POLITICA
Come anticipato ieri sera, la mozione di sfiducia contro il sindaco di Trapani, Vito Damiano non è stata approvata. 15 i voti favorevoli, troppo pochi: per l’approvazione ne erano necessari almeno 20. I contrari sono stati 11 (QUI IL VIDEO DELLA VOTAZIONE). Un esito identico a quello di una prima mozione presentata qualche mese fa.
Giornata tesa sin dall’inizio, cominciata con la vibrante “arringa” dell’ex primo cittadino, Mimmo Fazio, e con le mani tremanti del sindaco nel momento della replica. Quest’ultimo, visibilmente provato, ha sorriso solo una volta, quando il capogruppo del PD Enzo Abbruscato ha ricordato il suo importante trascorso con la «Beneamata Arma dei carabinieri» e qualche collega l’ha corretto «Benemerita, benemerita!».
Scrivevamo che nel corso della seduta fiume, durata circa otto ore, non sono mancate le tensioni. Il clou è stato durante l’intervento del consigliere Salvo Pumo, il quale ha rischiato un secondo mozzico sul naso, dopo quello datogli nel 2012 da Fazio – ovviamente ironizziamo su un accaduto a suo tempo smentito. Infatti, alla frase «forse lei quando se ne va a sciare pensa “finalmente sono andato via da questa città”», Damiano si è alzato in piedi ed è sbottato: «Sono min****te, che ca**o dici?». All’invito del consigliere a regolarsi, il sindaco è uscito dall’aula dicendo «mi vado a regolare»; da qui è scaturita la sospensione di un’ora della seduta.
Diverbi anche per il PD, nella ripresa, proprio durante la votazione: Abbruscato e il collega Nino Grignano mandano “a quel paese” il dissidente Ninni Passalacqua, paradossalmente l’unico ad essere “sfiduciato”, per aver votato contro la mozione. Ad anticiparlo è stato il segretario comunale del partito, Francesco Brillante, mentre Abbruscato lasciava per qualche minuto l’aula per sfogarsi con un pianto.
Non sono mancati nemmeno gli strafalcioni: dai congiuntivi sbagliati a espressioni del tipo «il sindaco ha riuscito», «preferisco parlare in silenzio», passando per la famosissima «Soprintendenza alle Belle Arti» e al presagio di una «mozione di fiducia». Il consiglio comunale di Trapani è anche questo.
Al termine della votazione il consigliere Totò La Pica ha rassegnato le proprie dimissioni, mentre Passalacqua, come anticipato, dovrà vedersela con la Commissione di Garanzia del PD, che ne deciderà la permanenza o meno all’interno del partito.
E il sindaco, uscito indenne dalla “fossa dei leoni”? Per lui e l’amministrazione si apre una nuova fase, caratterizzata da un rimpasto in giunta che vedrà con tutta probabilità delle new entry politiche – possibilità che gli è stata rinfacciata, visto il distacco dalle logiche politiche annunciato due anni fa.
Prima di lasciare Palazzo Cavarretta si è lasciato andare a una battuta, dal riferimento non tanto velato al suo predecessore, Girolamo Fazio. A chi gli ha chiesto «domani si recherà al municipio in bicicletta?», lui ha risposto sorridendo: «No e non me la regalate perché non so andare in bici». QUI IL VIDEO CON LE PRIME PAROLE DEL SINDACO DOPO LA VOTAZIONE.