Violata la chiesa dei Misteri? “Speriamo sia un fotomontaggio”

Mezzi della nettezza urbana all’interno della Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, dove sono ospitati i sacri gruppi dei Misteri. Proprio così, le immagini sembrano non lasciare dubbi. Rabbia e incredulità semmai, quelle sì, espresse dall’associazione Progetto per Trapani ma anche da tanti cittadini, i quali si sono sfogati anche tramite il web.
“Ci chiediamo se fosse strettamente necessario entrare con tutti i mezzi per effettuare la pulizia della chiesa che si preparava a riaccogliere le sacre rappresentazioni artistiche della passione e morte di Cristo”, si chiede l’associazione. In verità siamo davanti a una situazione che si ripeterebbe da anni. Ad ogni modo, si comprende la necessita di pulire gli spazi della chiesa, magari anche l’esigenza di svolgere le operazioni nel modo più comodo, ma siamo sicuri che non sia troppo? Qualcuno pensa alla sensibilità di fedeli e devoti? Qualcuno pensa a chi guarda quel luogo anche solo come “museo”, luogo di arte e cultura tra i più rappresentativi della città e del territorio?
Va detto che l’incredulità e talmente tanta che qualcuno ha pensato a un fotomontaggio. Le polemiche che sono nate dalle foto, divenute virali sui social, hanno scatenato non poche polemiche. Progetto per Trapani ha dovuto chiarire che non ha preso di mira né l’amministrazione comunale né la Trapani Servizi, responsabile del servizio di pulizia, ma al tempo stesso si domanda se il fine giustifichi i mezzi. “Desideriamo chieder conto alla Istituzione Chiesa – si legge in una nota dell’associazione –, a don Nicola Rach che gestisce la Chiesa del Purgatorio, ma soprattutto ci preme interessare direttamente il Vescovo, S.E. Fragnelli, per sapere se sia al corrente di tale ‘usanza’ e se eventualmente non intenda intervenire prontamente su questa triste vicenda per ripristinare e garantire la Sacralità del luogo. Non esiste alcuna giustificazione all’entrata dei mezzi (con motore acceso peraltro…) dentro una Chiesa, luogo sacro e di preghiera, dove ci sono delle norme comportamentali ben precise da rispettare”.