Fiamme a Erice, il vicesindaco Catalano contro la Regione: “Non ha stipulato la convenzione con la Protezione Civile”
A Erice è sempre la stessa storia. Arriva l’estate e al primo vento di scirocco scoppia l’incendio, puntualmente ogni anno.
Le fiamme domate a fatica ieri si sono ripresentate nella tarda mattinata di oggi, alimentate dal vento. Stavolta, per fortuna, è potuto intervenire un canadair – sono ancora in corso le operazioni di spegnimento.
Il vicesindaco con delega all’Ambiente e alla Protezione Civile del Comune di Erice, Angelo Catalano, si è scagliato contro la Regione, rea a suo dire di non aver stipulato in tempo la convenzione “antincendio”.
“Abbiamo assistito ieri ad un altro oltraggio al territorio ericino – ha dichiarato –. Alle 15 i primi focolai, che avrebbero dovuto allertare chi di dovere a mettere in atto le necessarie procedure per evitare lo scempio perpetrato ai danni del nostro territorio. Eppure ieri l’Assessore Mauro assieme al geometra Tilotta, responsabile della Protezione Civile Comunale, avevano voluto incontrare il comandante dei Vigili del fuoco di Trapani proprio per allertarlo sulle possibili conseguenze di incendio che data la previsione di forti ondate di calore avrebbe potuto interessare Erice è tutto l’agro ericino”.
“L’incontro – ha continuato Catalano – era teso oltre che ad allertare il comando anche a chiedere che nell’ambito della dotazione di mezzi antincendio nella Regione Sicilia si tenesse conto della Provincia di Trapani e più specificatamente di mettere a disposizione un elicottero di stanza a Valderice, così come fatto negli anni precedenti. Ebbene, la laconica risposta a braccia calate del comandante è stata che la Regione Sicilia pur avendo le somme necessarie non aveva fatto in tempo a stipulare la convenzione con la Protezione Civile Nazionale e che a questo punto non era nemmeno più in tempo a indire una gara per l’affidamento del servizio, nemmeno ad un soggetto privato. Ci dispiace constatare che ieri l’incontro voluto era premonitore di quello che è accaduto oggi”.
“Ci dispiace constatare come ancora una volta chi ha il dovere di salvaguardia dei nostri patrimoni naturalistici si perda dentro i meandri di una burocrazia – ha concluso Catalano –, che grazie all’avallo di un’inesistente classe politica regionale, solo per usare un eufemismo, tutto fa tranne che esercitare il proprio potere a servizio delle comunità. Nei prossimi giorni la Giunta Comunale Ericina chiederà al Presidente della Regione ed agli altri organi dello Stato interessati, che venga fatta luce su questa inquietante situazione che vede ancora mortificata la comunità ericina ed i territori limitrofi”.