Uccise la moglie, condannato a sedici anni di reclusione

WP_20161123_012Antonino Madone, carpentiere sessantunenne è stato condannato a 16 anni di reclusione per l’omicidio della moglie, Anna Manuguerra.

La vittima, casalinga di 60 anni, venne trovata morta nella sua abitazione di via Speranza, a Nubia, frazione di Paceco, dove viveva separata in casa con il marito, il 21 novembre dello scorso anno. L’ennesima lite tra i due scatenò la violenta reazione dell’uomo che colpì la moglie con oltre 20 coltellate.

La scoperta del cadavere, da parte della madre ottantenne della vittima, portò all’immediato fermo del presunto assassino: un marito autoritario che non si era rassegnato all’ormai prossimo divorzio, dopo quasi quaranta anni di matrimonio. Madone negli ultimi tempi era anche ossessionato da una assurda gelosia, sospettando ingiustamente la moglie di un fantomatico tradimento. Anche per questo motivo, nell’abitazione della coppia, in via Speranza, i litigi erano assai frequenti; e il femminicidio sarebbe avvenuto al culmine dell’ennesima discussione, intorno alle 13 di domenica 21 novembre. L’uomo avrebbe impugnato un coltello ed infierito sulla moglie, madre dei suoi tre figli, colpendola ripetutamente, soprattutto all’addome e al torace, fino a lasciarla esanime sul pavimento. Antonino Madone, rintracciato dai carabinieri che hanno condotto le indagini, poco dopo il rinvenimento del cadavere, era apparso confuso.

Subito dopo il fermo il giudice dispose la custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. Adesso, al termine del processo con il rito abbreviato, è arrivata la condanna a 16 anni di carcere.

 

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