Lega Salvini Trapani: “Basta con la vecchia politica”

Dopo la Conferenza stampa dei due sindaci di Trapani ed Erice, rispettivamente G. Tranchida e D. Toscano, più il solito monologo di Tranchida che altro, è doveroso da parte nostra intervenire sulle dichiarazioni fuorvianti oggetto proprio della conferenza.
Innanzi tutto stigmatizziamo lo stile, sempre lo stesso, utilizzato da Tranchida sempre pronto ad attaccare l’universo mondo additando chiunque come causa, anche soggetti suoi avversari politici, delle recenti vicende giudiziarie che hanno investito il suo ex vice sindaco e l’intero comune di Erice dove lui ha governato per 10 anni. Anche nei confronti dei giornalisti indice puntato. A loro la nostra solidarietà e l invito a continuare il loro importantissimo lavoro di informazione. Metodologia seguita da Tranchida per distogliere l’attenzione dai fatti giudiziari e soprattutto dalle “responsabilità politiche” sulle quali noi invece puntiamo il dito.

Il vecchio politico Tranchida, dall’alto dei suoi oltre 30 anni di cariche ricoperte in questo territorio, non ha nulla da dire sui fatti accaduti. Dove è finita la “Legalità e la moralità”, ”l’Etica Politica” e “la Responsabilità politica” che
lui professava quando parlava di accadimenti giudiziari altrui?
La gravità dei fatti giudiziari, se confermati poi nel proseguio dell’iter, è sotto gli occhi di tutti e dà un quadro plastico di un sistema di gestione della cosa pubblica veramente triste. Ma al di là delle vicende meramente giudiziarie ciò che ci lascia sgomenti è l’aspetto politico. Catalano compie questi atti in quanto carica politica nominata fiduciariamente dai due ultimi Sindaci succedutisi ad Erice. Lo stesso non è una figura passeggera nel quadro politico degli ultimi
anni, ma è anzi il perno politico dell’ azione di governo delle due amministrazioni. Attorno a ciò si accendono una serie di attori e di eventi che hanno tutti sostanza nella essere parte di un sistema vasto.
In questo sta molto semplicemente la gravità dei fatti che sembra vogliono essere messi in una luce secondaria, quasi oscurati, per finire a parlare di azioni e reazioni fra attori secondari, che solleticano solo la curiosità dell’ opinione pubblica per un ridicolo che sfiora la teatralità. Il livello è un altro. È il ripetersi, nell’ ipotesi di reato, di fatti ormai diffusamente patologici della politica. La Lega lotta contro ogni forma di corruzione, chi li compie e auspica un principio di solidarietà sociale rispetto alla denuncia e alla presa di distanza.
Le autorità inquirenti e la magistratura debbono sentire la condivisione sociale rispetto alla loro azione. La questione morale deve essere faro per i soggetti politici chiamati a costruire classe dirigente.
BARTOLO GIGLIO

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