GIORNATE FAI D’AUTUNNO

Evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi sabato 14 e domenica 15 ottobre 2023.

Con l’Ottobre del FAI torna il grande evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia con l’apertura eccezionale di 700 luoghi inaccessibili o poco noti in oltre 350 città.

PALERMO

San Giovanni degli Eremiti

Edificato sui resti di un antico monastero benedettino, il Complesso monumentale di San Giovanni degli Eremiti fu costruito intorno al 1132 per volere del re normanno Ruggero II e venne dedicato a San Giovanni Evangelista e a Sant’Ermete. Finito il periodo di dominazione normanna, cominciò il declino; alla fine del ‘400 fu quasi abbandonato dai monaci e versava in condizioni precarie dal punto di vista strutturale. La chiesa, orientata verso est, ha una pianta a croce commissa, a forma di T. L’esterno è caratterizzato da spoglie mura realizzate in tufo, tipiche dell’arte normanna, dal campanile, dall’abside e da cinque cupole semisferiche colorate in rosso, che rappresentano ciascuna la volta celeste. La navata è composta da due campate, divisa da un grande arco ogivale e da tre elementi formanti il transetto: l’abside centrale con una finestra in alto, la Prothesis a sinistra, su cui si innalza il campanile chiuso da una cupola più piccola e, a destra, il Diaconicon o sagrestia, che immette nella Sala del Capitolo. A destra della chiesa, passando dal Diaconicon, si entra nella Sala del Capitolo del monastero normanno, poi riadattata a navata principale della chiesa dal XVI secolo. Alcuni studiosi la indicano come “sala araba”, in quanto la sua costruzione risalirebbe al X secolo, al tempo della Palermo araba, quindi precedente al complesso normanno. Sul muro di sinistra, si trova un affresco di stile bizantino. L’apertura nelle Giornate FAI d’Autunno prevede la visita al giardino del Chiostro, oggetto di recentissimi lavori di riqualificazione, finanziati con risorse della Delegazione FAI Palermo, con un progetto redatto dalla Soprintendenza dei beni Culturali e Ambientali di Palermo. Il finanziamento proviene dal ricavato del Concerto di Capodanno del 2018, tenutosi al Teatro Massimo e promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Palermo. Il percorso proseguirà con la chiesa di San Giovanni degli Eremiti e del chiostro benedettino attraverso il quale si giunge nella Casa del Priore o dell’Abate.

Sede regionale RAI

La RAI in Sicilia ha la sede principale a Palermo, in viale Strasburgo. La sua costruzione, sollecitata a più riprese anche dal presidente della Repubblica Pertini e dall’allora Presidente della Regione Piersanti Mattarella, venne decisa già negli anni ’80 dal consiglio d’amministrazione presieduto da Sergio Zavoli. La sede ha una superficie di 12 mila metri quadrati ed è composta da tre edifici: l’edificio principale, l’edificio R.E.C.E (Riprese Esterne Centrale Elettrica) – adibito a locali tecnici e in alcune occasioni addirittura a teatro/studio televisivo, come nel 2008 per gli spettacoli del maestro cuntista e puparo di fama internazionale Mimmo Cuticchio – e la portineria. La redazione è distribuita su quasi tutto il territorio regionale con una concentrazione più forte a Palermo, dove si cura l’edizione e la messa in onda di tutte le trasmissioni d’informazione, e a Catania, da dove si “copre” il lavoro redazionale in cinque province. Durante le Giornate FAI d’Autunno si potranno scoprire gli ambienti dedicati alla produzione tv, con uno studio televisivo, una regia video e sei salette di montaggio, e alla produzione radio, con tre salette radiofoniche destinate al Giornale Radio e alle trasmissioni. Inoltre, la sede di viale Strasburgo è dotata di un auditorium, con relativa regia per riprese audio di concerti ed eventi con presenza di pubblico fino a cento persone. Altro spazio prezioso della sede è la sua Teca immagini. La quantità di produzione di cronaca, ma anche l’imponente archivio dell’ex Struttura di programmazione e della redazione internazionale di Mediterraneo e Raimed, fanno della Sicilia uno degli archivi più importanti della Rai. Infine, si potrà accedere alla “stanza del maxiprocesso”, che raccoglie le circa 1300 ore di riprese di tutte le 349 giornate di udienze, filmate per intero e in esclusiva dalla Rai, dal 10 febbraio 1986 al 16 dicembre 1987.

Rifugio Antiaereo ” G. Daita” ; Istituto Perez – Madre Teresa di Calcutta
Il rifugio antiaereo si trova all’interno del complesso scolastico Perez Madre Teresa di Calcutta, ex Monastero dell’Assunta. Come tutti i ricoveri di questo topo, funzionali alla protezione dalle incursioni aeree, venne realizzato secondo i criteri emanati da una circolare del 1933, che imponeva la costruzione di rifugi nei nuovi palazzi civili, negli uffici, nelle scuole e nelle ville pubbliche. La più importante delle direttive riguardava lo spessore della copertura che doveva tenere conto sia del valore della penetrazione delle bombe sia della resistenza allo scoppio. Quello di Palermo ha una soletta in calcestruzzo particolarmente spessa che lo rendeva più sicuro di altri, suscettibili di crollo se direttamente colpiti. Nonostante ciò, la violenza dei bombardamenti ricevuti si può cogliere in una sezione dell’edificio crollata sotto le bombe della notte del 23 giugno 1940, quando Palermo subì il primo bombardamento aereo ad opera di aeroplani francesi partiti dall’Africa. In seguito, anche gli inglesi iniziarono una serie di incursioni aeree notturne per sfuggire al fuoco delle batterie contraeree dislocate intorno alla città, e dal 7 gennaio 1943 cominciarono pesanti bombardamenti anche di giorno dagli aerei americani. L’apertura nelle Giornate FAI prevede la visita guidata lungo i corridoi del rifugio, normalmente non fruibili.

 CORLEONE (PA)      
Itinerario della legalità         
Il Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia, più comunemente noto come CIDMA, fu inaugurato il 12 dicembre del 2000 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in occasione del “Convegno Onu sulla criminalità organizzata transnazionale” e ospita un’associazione senza fini di lucro nata per promuovere lo studio del fenomeno mafioso e dei fenomeni criminali affini, nonché della storia del movimento antimafia. Tra gli obiettivi previsti nello statuto figura anche quello di promuovere la conoscenza della storia, delle tradizioni, del patrimonio artistico, culturale, naturalistico e ambientale della città di Corleone e del territorio circostante, anche attraverso l’ideazione e realizzazione di percorsi turistici sia all’interno che all’esterno della struttura museale. Nell’ambito di queste iniziative sono stati realizzati due itinerari inediti all’interno del centro abitato di Corleone che puntano a promuovere un’immagine diversa della città, e in occasione delle Giornate FAI di Autunno saranno proposti per la prima volta ai visitatori. Si scopriranno così i luoghi simbolo della lotta alla mafia e delle battaglie contadine per l’occupazione delle terre contro i gabelloti, come la Casa del Popolo, la Camera del Lavoro “Bernardino Verro”, la Camera del Lavoro “Placido Rizzotto”, Casa Triolo, la Chiesa di San Bernardo, Palazzo Bentivegna e, infine, piazza Falcone e Borsellino.

TRAPANI
Cimitero Monumentale

Il Cimitero monumentale di Trapani sorge al di fuori delle storiche mura cittadine, all’interno del Quartiere Cappuccinelli, che prende il nome dalla storica presenza dei frati Cappuccini. Istituito in applicazione alla legge borbonica del 1819 che vietava la sepoltura dei cadaveri nelle chiese, fu completato alla fine del 1838. Nel corso del tempo, al nucleo originario monumentale si sono aggiunte altre aree e il cimitero si è espanso verso la zona settentrionale della città. La sezione monumentale custodisce cappelle gentilizie commissionate dalle più importanti famiglie della città. Alcune di esse, come la Cappella Lo Nero, Burgarella e Lombardo sono state progettate dal noto architetto trapanese Francesco La Grassa, allievo di Ernesto Basile ed esponente di spicco dello stile liberty a Trapani. Accoglie anche la Cappella Stefano Adragna progettata da Nicola Adragna Vairo, autentico fiore all’occhiello dello stile liberty trapanese. Vanno segnalati inoltre alcuni monumenti funebri dedicati a importanti personaggi trapanesi, come le sepolture di Salvatore Matera e Marino Torre. Di grande valore storico risulta essere anche il Sacrario Militare, dedicato ai soldati caduti durante la Prima Guerra Mondiale. In esclusiva per le Giornate FAI si potranno visitare alcune cappelle e la chiesa del camposanto, normalmente chiuse al pubblico.

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