Palazzo D’ Alì. Il 23 Febbraio l’ I.C “G.G Ciaccio Montalto” organizza un incontro con le autrici del libro-inchiesta “Io sono Rita – Rita Atria: la settima vittima di via D’Amelio”

“Io sono Rita – Rita Atria: la settima vittima di via D’Amelio” “Farò della mia vita anche della spazzatura, ma lo farò per ciò che io sola ritengo conveniente” Rita Atria
A Palazzo D’Alì il 23 Febbraio l’ I.C “G.G Ciaccio Montalto” organizza un incontro con le autrici del libro-inchiesta “ Io sono Rita – Rita Atria: la settima vittima di via D’Amelio” Ad un anno dalla cerimonia di intitolazione del Plesso di Via dell’Angelo dell’ I.C “G.G Ciaccio Montalto” di Trapani alla testimone di giustizia Rita Atria, la scuola ha organizzato un evento che si pone in continuità con l’ atto dell’ intitolazione e, più in generale, con il progetto portato avanti dall’ Istituto e dedicato alla legalità.

L’evento avrà luogo Venerdì 23 Febbraio e prevederà due momenti di dibattito con le autrici del volume “Io sono Rita – Rita Atria: la settima vittima di via D’Amelio ”. la prima occasione di confronto sarà dedicata agli studenti e si terrà alle ore 12.00 presso l’ Aula Magna della sede di via Tunisi 37, dove le autrici dellibro-inchiesta, Nadia Furnari (co-fondatrice dell’Associazione Antimafie “Rita Atria” e vicepresidente della stessa, attivista, militante dell’ antimafia e consulente tecnico dell’ Avv. Goffredo D’Antona per la riapertura delle indagini sulla morte di Rita Atria), Giovanna Cucè (giornalista professionista della Redazione RAI TG1) e Graziella Proto (direttora de LeSiciliane – Casablanca, esponente del giornalismo etico e antimafioso proveniente dalla scuola di Pippo Fava), incontreranno gli alunni che hanno recentemente completato un percorso di studio approfondito sul testo.
La seconda fase dell’evento si terrà, invece, alle ore 16.00 dello stesso Venerdì presso l’Aula Sodano di Palazzo D’ Alì, dove si snoderà un ulteriore incontro aperto con le autrici, patrocinato dal Comune di Trapani, a cui prenderanno parte varie Associazioni del territorio, come l’Associazione Antimafie “Rita Atria”, l’Associazione “Ciao Mauro”, l’Associazione “Rocco Chinnici” di Partanna, l’Associazione “Libera”, l’Associazione “Erythros” e altre realtà legate al quartiere Cappuccinelli.
Figlia di affiliati a “Cosa Nostra”, Rita Atria nacque a Partanna nel 1974. Nel novembre 1991, all’età di soli 17 anni, dopo aver perso il padre per mano mafiosa, decise di rivolgendosi alla magistratura rivelando gli intrecci e gli affari della mafia di Partanna. Le sue dichiarazioni, raccolte dal giudice Paolo Borsellino, all’epoca procuratore di Marsala, portarono all’arresto di numerosi mafiosi di Partanna, Sciacca e Marsala.
Morì a Roma precipitando dal settimo piano del palazzo dove viveva sotto protezione e dove si era trasferita da appena tre giorni, nel 1992, una settimana dopo la strage di Via D’Amelio, in cui perse la vita il giudice Borsellino a cui, nel frattempo, Rita si era legata come una figlia.
“Io sono Rita – Rita Atria: la settima vittima di via D’Amelio” è un libro-inchiesta contenente documenti esclusivi, un intervento inedito della sorella di Rita, Anna Maria, le pagine del suo diario e tanto altro, che si propone di aprire nuovi scenari sulla morte della ragazza e portare alla riflessione.
“Con questo libro – hanno commentato le autrici – desideriamo fornire al lettore alcuni strumenti per capire che cosa è accaduto trent’anni addietro e che cosa non è stato fatto per evitare un epilogo tragico.”
“Un volume – ha dichiarato il Direttore editoriale della Marotta&Cafiero, Rosario Esposito La Rossa – che  crea nuovi scenari intorno alla drammatica fine di Rita”.

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