Ancora un sequestro di beni a presunti affiliati del boss latitante Matteo Messina Denaro

messina denaroIl provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Trapani, su proposta della Dia e d’intesa con la Dda di Palermo. Gli imprenditori Marco Giovanni ed Enrico Maria Adamo, padre e figlio, di 71 e 42 anni, hanno ricevuto un decreto di sequestro dell’intero patrimonio dalla Dia di Trapani, secondo il Tribunale di Trapani è stata accertata l’esistenza di una palese sperequazione fra i redditi dichiarati dagli Adamo e la formazione del loro patrimonio, ed anche i redditi d’impresa degli Adamo sono da considerarsi illeciti perché realizzati avvalendosi di metodi illeciti. Ecco perché è stato disposto il sequestro dell’intero patrimonio dei citati soggetti (appartamenti, terreni, conti bancari, automezzi, un’imbarcazione da diporto e tre aziende) per un valore di circa 5 milioni di euro.

L’impresa degli Adamo si occupa di movimento terra, con appalti in grandi opere quali le condotte nella diga Delia di Castelvetrano, il metanodotto tra Menfi e Mazara del Vallo e l’Acquedotto Montescuro Ovest, a cavallo tra le province di Palermo, Agrigento e Trapani. Dalle risultanze giudiziarie degli ultimi decenni, Marco Giovanni Adamo avrebbe usato metodi mafiosi nei confronti delle aziende concorrenti, potendo contare sull’appoggio del boss latitante Matteo Messina Denaro.

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