Isole Egadi in fibrillazione, tra licenziamenti e collegamenti sospesi

Continua a tenere banco la vicenda che vede protagonisti la Regione Siciliana e la compagnia Ustica Lines, che fino alla scorsa settimana non solo ha assicurato i collegamenti con le Isole Egadi, ma ha anche dato lavoro a centinaia di persone, permettendo a diverse famiglie di andare avanti. Invece, nelle ultime settimane si è rotto qualcosa: pur di non pagare l’Ustica Lines, la Regione ha annullato il bando per i collegamenti marittimi, vinto lo scorso anno dalla società del comandante Morace. Da quel momento ci sono stati incontri, dichiarazioni, repliche e smentite da più parti, fino ad arrivare, quando era stata annunciata la sospensione dei collegamenti, ad un accordo. Accordo, che poi è clamorosamente sfumato, lasciando come epilogo il licenziamento di 400 persone e la conferma che le tratte sono sospese.
In tutto questo tran tran, il sindaco delle Egadi, Giuseppe Pagoto, ha voluto apprezzare la condivisione, da parte dei sindaci di Trapani, Erice, Valderice, Buseto Palizzolo, Valderice, Custonaci e Petrosino, della problematica trasporti marittimi che ha investito in quest’ultimo periodo l’Arcipelago. I primi cittadini Vito Damiano, Giacomo Tranchida, Luca Gervasi, Mino Spezia, Giuseppe Bica e Gaspare Giacalone, infatti, come si legge in una nota, «hanno manifestato la loro vicinanza alle Isole Egadi per la recente discontinuità dei collegamenti marittimi e per le disfunzioni e i disagi vissuti sia dagli abitanti che dai lavoratori pendolari che orbitano nel territorio isolano e che fanno parte del tessuto economico del territorio delle isole minori, auspicando che i problemi già noti vengano definitivamente superati, per permettere alle Egadi di affrontare l’immediato futuro con serenità e sicurezza».
Intanto, il Consiglio Comunale delle Egadi, al termine di una seduta dal comprensibilmente clima teso, ha deciso di tornare a riunirsi giovedì prossimo, ore 15.30 per analizzare gli aggiornamenti sulla vertenza trasporti, in costante evoluzione e che ci ha abituati a incredibili colpi di scena. La seduta, infatti, farà seguito all’incontro di domani tra Regione e Ustica Lines. Un incontro, però, che come afferma la stessa compagnia non fa presagire nulla di buono, alla luce delle dichiarazioni rese dal Presidente Crocetta a Lampedusa, che “appaiono come un tentativo maldestro di scaricare le responsabilità della Regione sulle compagnie di navigazione e, in particolare, sull’Ustica Lines”
“Forse il Presidente Crocetta non sa che i bandi per i servizi di collegamento sono europei ed aperti a tutti. Basta questo per smentire che possa esserci un regime di monopolio come lui sostiene – si legge nella nota ufficiale –. L’affermazione che il noleggio di un idrovolante costi meno di quello di un aliscafo è un tentativo di gettare fumo negli occhi alla popolazione delle Pelagie, per nascondere il disinteresse della Regione verso le problematiche di queste comunità: noleggiare un idrovolante potrà anche costare 8.000 euro, ma può trasportare al massimo quindici/venti passeggeri. Un aliscafo costa di gran lunga meno della cifra riferita dal Presidente Crocetta e trasporta 240 passeggeri a viaggio. Con 30.000 euro di noleggio in due anni il Presidente Crocetta potrebbe comprarseli due aliscafi!
Al Sindaco delle Pelagie rivolgiamo un invito a non cadere nel tranello delle dichiarazioni ad effetto del Presidente Crocetta, ma ad accertare la verità dei fatti con documenti alla mano. I costi che le compagnie di navigazione sostengono per i servizi non fanno riferimento solo al carburante, ma alla manutenzione, al personale, alle attività che vengono svolte, anche quando le corse sono sospese, per mantenere l’efficienza delle flotte e rispettare i parametri e gli impegni richiesti dalla Regione. Se il Sindaco di Lampedusa ritiene di avere “scoperto” truffe milionarie faccia denunce circostanziate e non spari nel mucchio. La verità è che la Regione, dopo avere interrotto i collegamenti con le Isole Pelagie, ha predisposto un bando con condizioni inaccettabili e nessuna compagnia di navigazione vi ha partecipato. Non risulta ad oggi che la Regione si sia interessata in qualche modo della problematica relativa ai collegamenti con le Pelagie”.

 

Nella foto (Fabio Mazzonello), la solidarietà dei tifosi granata nei confronti di Morace e dei 400 lavoratori.

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