Paceco, nomine nelle commissioni permanenti. Consiglio “bloccato” su Basiricò

Municipio PacecoA Paceco, nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale, è stata completata la composizione di altre tre commissioni permanenti, eleggendo i rappresentanti indicati dal gruppo di opposizione “Insieme per cambiare Paceco” ufficializzato nella seduta precedente. La seduta, in assenza di Marilena Cognata, è stata presieduta eccezionalmente da Salvatore Ricciardi.
Nel dettaglio, Margherita Laura Ingardia è stata nominata componente della III commissione (14 voti favorevoli e 2 contrari) e della IV commissione (15 “sì” e un “no”), mentre Davide Spanò è diventato componente della V commissione (14 voti a favore e 2 contrari), in aggiunta alla sua presenza in I commissione (definita nella precedente seduta, con 14 voti favorevoli e 3 contrari).
Il caso della II commissione, invece, è stato rinviato alla conferenza dei capigruppo,
dopo l’esito inaspettato del relativo scrutinio (10 voti contrari a fronte di 7 favorevoli, che la scorsa settimana hanno negato la nomina di Giovanni Basiricò quale componente della II commissione) e la conferma della stessa designazione da parte del gruppo consiliare. Lo stesso Basiricò, capogruppo di “Insieme per cambiare Paceco”, ha chiarito: “La designazione dei rappresentanti nelle commissioni è un diritto di ciascun gruppo consiliare e se ci sono motivi ostativi alla mia nomina è giusto che vengano evidenziati, fermo restando che non ve ne sono stati per la mia elezione a consigliere comunale”.
Alle affermazioni ha replicato il capogruppo del Pd, Francesco Genovese: “Il consigliere Basiricò dice giustamente che è prerogativa del gruppo proporre al Consiglio un nominativo che rappresenti il gruppo in una commissione consiliare, ma se il Consiglio comunale è chiamato a votare, vuol dire, purtroppo, che il nominativo deve essere di gradimento del Consiglio comunale”. Il consigliere, abbandonando i lavori prima delle votazioni all’ordine del giorno, ha poi concluso: “Visto che nessuno ha spiegato le motivazioni di tanti voti contrari significa che ci sono situazioni che non vogliono chiarire”.
Secondo Nicolò Caradonna, invece, “il Consiglio comunale non ha il potere di inficiare i nominativi scelti da un gruppo politico per essere rappresentato nelle commissioni, e sarei curioso di sapere – ha aggiunto – il motivo ostativo a questa nomina”, rammentando che “in quasi venti anni da consigliere comunale, forse è la prima volta che si verifica un caso del genere”.
“Nel regolamento c’è una sorta di vacatio, perché non è previsto come bisogna procedere in questi casi, e si era già deciso di aggiornarci alla conferenza dei capigruppo per concordare una procedura con il parere del segretario generale – ha ricordato Filiberto Reina – ma è chiaro che il gruppo che si è costituito deve essere rappresentato, nessuno lo nega. Nella scorsa seduta, però, il Consiglio si è espresso in maniera chiara: democraticamente ha dato un voto e bisogna prenderne atto; non ci sono motivazioni da cercare e non si debbono dare giustificazioni”.
Oltre alla querelle, dopo le nomine di Spanò e Ingardia, il Consiglio comunale ha votato, con l’unanimità di 15 presenti, l’ingresso di un altro componente in V commissione: Giovan Battista Marino, in rappresentanza del Gruppo Misto (al posto di Lidia Giovanna Bellezza, dimessasi dall’incarico). Con la votazione successiva, Lidia Giovanna Bellezza, è stata eletta componente della commissione per la Formazione e l’Aggiornamento degli elenchi dei giudici popolari, in sostituzione del consigliere dimissionario Giacoma Sciacca. Lo scrutinio si è concluso con 11 voti a favore di Lidia Bellezza, un voto ciascuno per Accardo, Catalano e Caradonna, oltre a due schede bianche.
Come ultimo atto, prima della sospensione dei lavori, il Consiglio ha approvato all’unanimità l’ammissione del Comune di Valderice al Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo. Come spiegato dal sindaco di Paceco, Biagio Martorana, l’atto deliberativo è stato “proposto dallo stesso Consorzio (che già comprende dodici comuni e altre istituzioni, tra cui Prefettura, ex Provincia, Regione, Ministero degli Interni, Ndr), ma perché un altro Comune possa farne parte è necessario il parere favorevole dei comuni già presenti”.
Il Consiglio comunale tornerà a riunirsi il prossimo 11 febbraio, alle ore 19.

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