La visione feudale della Grande Città di D’Ali & Nacci: 1° progetto speculativo – svendere l’Ospedale Sant’Antonio Abate / Erice

Press Tour per visita alle realtà di Libera (Sicilia) organizzato da Cooperare con Libera Terra - Agenzia per lo Sviluppo Cooperativo e la Legalità (Legacoop Bologna). 15-16 maggio 2009. Erice (Trapani). Il sindaco Giacomo Tranchida.
Erice (Trapani). Il sindaco Giacomo Tranchida.

La notizia di questi giorni, resa in Conferenza dei Sindaci dall’Assessore regionale alla Salute Gucciardi, circa la mission strategica del potenziamento del sistema sanitario trapanese, attraverso alcuni ulteriori step di più diretto interesse per il locale comprensorio:

  1. a) finanziamento – ampliamento dell’Ospedale Sant’Antonio Abate per il potenziamento dei servizi sanitari, grazie all’approvato progetto per il polo oncologico, chirurgico e ridefinizione spazi sanitari per il Pronto Soccorso in primis (grazie alle aree specificatamente cedute dalla nostra Amministrazione a tal uopo negli anni scorsi in via Europa …anche al fine di consentire la pianificazione a monte dell’Ospedale e su vaste aree di proprietà della stessa ASP);
  2. b) individuazione aree per un nuovo ospedale su Trapani a servizio del comprensorio;

e l’attesa, da tempo direttamente e reiteratamente stimolata, anche attraverso l’intervento di privati già disponibili, riqualificazione dell’ex Ospedale ROCCO LA RUSSA con destinazione sanitaria specialistica (anche per frenare il disperato “turismo sanitario” extra regionale cui sono costretti molti siciliani) ma anche di eccellenza universitaria formativa (provocando una svolta vera per il Polo Universitario Trapanese), aiuta a fare chiarezza sull’impegno di una salutare politica per le nostre comunità.

Di contro, di queste ore svela i piani D’Ali (..& Nacci): svendere l’Ospedale S Antonio Abate – meta certa dei servizi sanitari per i cittadini ericini e trapanesi del popoloso e contiguo contesto urbano – grazie ad un cambio di destinazione d’uso (in favore di speculazioni private) favorito dal vassallo politico ericino Nacci.

Rispetto alla visione di “grandezza” delle città:

– feudale, quella della Grande Città di D’Ali e del vassallo politico Nacci;

abbiamo una idea e una visione diversa sul concetto di “grandezza”:

– sociale, quella delle Città Grandi, con servizi sistemici ed integrati territorialmente che funzionino meglio, con minori costi di scala e per tutti.

Ebbene, rispetto a tale contrapposta e davanti a tale grigia visione non solo riaffermiamo ogni sforzo affinché D’Ali&C. non tornino a mettere le mani sulla Città di Erice; aggiungiamo inoltre che, Erice, gli ericini e i trapanesi non meritano di tornare indietro, tutt’altro!

Ecco, proprio davanti a sfide così complesse ma di assoluta valenza strategica per il nostro territorio ed il futuro delle nostre comunità, mettendo da parte il proprio credo politico individuale e/o di schieramento, auspichiamo invece la nascita di un fronte comune rispetto a tali paventate “calamità politiche”…

Ci piacerebbe che tutti i candidati a Sindaco di Erice e Trapani, così come i Referenti dei diversi schieramenti politici impegnati sul fronte delle nostre città, in primis, convinti che sulle tre S costituzionali (Sanita’, Sicurezza e Scuola) non si torna indietro e non si scherza, sottoscrivessero assieme a noi una comunione d’intenti ben prima del voto del 11 Giugno prossimo venturo.

In tale direzione l’impegno a provocare un possibile tavolo di pubblico confronto & intesa nelle settimane prossime venture.

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