Articolo Ansa su Misiliscemi, Tranchida, inesatte alcune informazioni

In merito all’articolo pubblicato nella pagina web Ansa Sicilia, in data 23 gennaio 2020, dal titolo “Via da Trapani, nasce comune Misiliscemi” si segnala l’inesattezza di alcune informazioni evidentemente non previamente verificate e che, per come risultano esposte, possono apparire fuorvianti ai più.
Si precisa pertanto che, all’esito dell’esame e della votazione da parte dell’Assemblea regionale siciliana, quando avverrà, nell’ipotesi venga realmente costituito il Comune di Misilescemi, non risponde comunque al vero e si chiede quindi voler procedere a regolare rettifica, che tutte le importanti strutture pubbliche al servizio dell’intera comunità trapanese elencate in coda al vostro articolo ricadranno nell’eventuale nuovo comune: né l’Ospedale, né l’Università, né lo Stadio di calcio e nemmeno il Penitenziario, che tra l’altro è a tutti notorio che sono da sempre situate nel confinante comune di Erice, risultano in alcun modo essere mai state situate all’interno del territorio che semmai dovrebbe costituire l’immaginato comune di Misiliscemi e logicamente, quindi, appare ovvio che non ricadendovi non vi saranno trasferite.
Ed inoltre, non ha alcun fondamento l’affermazione per cui “il personale del Comune di Trapani, residente nelle frazioni scorporate, passerà alle dipendenze del nuovo ente locale”, _ mentre invece, come sicuramente saprete, l’art. 4, c.1, del DDL costitutivo del nuovo comune prevede letteralmente, sol a volerlo andare a leggere appunto, che _“il personale del Comune di Trapani che presta servizio nelle frazioni di Fontanasalsa, Guarrato, Rilievo, Locogrande, Marausa,Palma, Salinagrande e Pietretagliate è trasferito al comune di Misiliscemi”. Non può sfuggire a nessuno quindi che, nell’eventualità della costituzione del nuovo comune, non potrà esservi alcun automatismo legato al semplicistico criterio della residenza, come da voi erroneamente riportato, ad individuare il personale che dovrà esservi trasferito da Trapani ma chiaramente, a partire dalla corretta previsione legislativa, procedendo su base volontaria, raccordandosi necessariamente per quanto attiene a comandi e mobilità con la figura del Commissario straordinario che all’occorrenza verrà scelto e nominato dalla Regione per il tempo necessario a curare tutta la fase preparatoria e regolamentare dei vari aspetti amministrativi e burocratici e che infine addiverrebbe a condurre alla costituzione delle libere istituzioni democratiche locali.
Tanto si comunica per doverosa precisazione informativa.

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